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Adriana the eco fashion designer

Creato il 16 ottobre 2010 da Ilariacaroli


chi è Adriana?
descrivermi non è semplice, volendo usare una frase ripetutami dai miei genitori direi che “sogno ad occhi aperti”,e per sintetizzare in poche parole la mia personalità sono allegra, ironica, ottimista e troppo sensibile.
il tuo percorso?
Nasco a Catania e la mia passione per la moda credo sia nata con me, fin da bambina mi portavo sempre dietro un gioco “gira la moda” tipo copertina di Linus, adoravo disegnare e personalizzare qualsiasi cosa possedevo. Crescendo inizio a personalizzare anche il mio abbigliamento odiavo essere stereotipata o andare ad una festa e trovarmi nella spiacevole situazione di indossare lo stesso abito di qualcun'altra, così inizio a cucirmi gli abiti da sola, non seguo nessun corso ma sperimento su me stessa scompongo gli abiti e li ricompongo a mio piacimento, vado alla ricerca di tessuti e materiali adatti a raggiungere l’obbiettivo: creare un mio stile personale in cui sentirmi a mio agio.
come sei diventata stilista?
Riscontro che i miei abiti piacevano e che nel bene o nel male riuscivo a distinguermi, così inizio a creare degli abiti anche per le mie amiche, inizio giocando ad avere la soddisfazione di vedere qualcosa che avevo creato indossato da altri, una soddisfazione paragonabile proprio ad un sogno ad occhi aperti. Ma Catania mi stava stretta così decido con grande sofferenza per me, di volare a Milano per studiare Moda, per mesi progetto di andar via cercando su internet una scuola che potesse aiutarmi a realizzare il mio sogno, non dicendo niente a nessuno e mettendo dei soldi da parte e poi una notte trovo l’AFOL moda una realtà pubblica poco conosciuta con rette accessibili, senza pensarci più di tanto riesco a convincere anche la mia famiglia che quella era la mia strada lo sentivo dentro e volevo provarci, così mi sostengono in questa scelta, lontano dai miei affetti mi ritrovo a dover affrontare tante difficoltà da sola ma la mia passione è talmente grande da spingermi sempre avanti e non voltarmi indietro.
la prima collezione?

Conseguo il titolo di Fashion Designer e prendo una specializzazione in Progettista di collezioni moda, con i massimi voti. Da qui inizia il mio sogno, la mia prima collezione realizzata dove reinterpretavo il Kilt, classico indumento scozzese con gli occhi dei giovani nel 2010 viene pubblicato sulla rivista TREND collezioni.
la tua gavetta?

nel marzo del 2009 svolgo uno stage formativo a milano presso l’ufficio stile Grattarola di consulenza per il gruppo max mara, e nel marzo 2010 uno stage per lo stilista Giovanni Cavagna, specializzato in maglieria. Studio Moulage e Modisteria e realizzo un cappello grazie all’insegnamento e all'esperienza della sign.Laura Marelli, hats designer e titolare di Gallia e Peter, nota modisteria di Milano in Via Montenapoleone. Mi dedico a studiare i Tessuti grazie alla collaborazione con un negozio storico milanese “La Prealpina tessuti” che mi apre le porte del loro archivio e realizzo abiti con tessuti di altissima qualità ma scarti di produzione, inizio così ad accostarmi a temi come l’ecosostenibilità ed il riciclo.
il tuo mood?
Le mie collezioni sposano questi l’ecosostenibilità ed il riciclo e cerco di vestire una donna dinamica, piena di impegni, una donna reale, che si trova ad affrontare diverse occasioni magari nella stessa giornata, quindi abiti adatti alla mattina come alla sera che incoronano l’essenza del day-into-evening, abiti eco per tessuti e materiali, allegri ed ironici con quel particolare in più che fa la differenza. I miei abiti si potranno acquistare presso l'Atelier del riciclo, via Casale 3/a, Milano.
le esperienze più significative?
Partecipo come stilista emergente a diverse sfilate e manifestazioni come Modalive, Miss Mondo lombardia, spazio vision, all’area 900 dove una Tv locale mi dedica un servizio e il progetto Fashion Paper evento espositivo itinerante di Moda, Arte e Design in carta che va da milano, torino, Firenze e madrid di cui vinco il concorso, con l’abito Origami fashion composto da 200 piccoli origami in carta riciclata assemblati insieme e vengo premiata alla Bocconi dagli assessori di milano Silvia Garnero per la moda e Giovanni del Nero per lo sviluppo economico, con una borsa di studio lombardia eccellenze in E-fashion product manager, che seguirò quest’anno.
il tuo stimolo?
So benissimo di aver scelto una strada difficile, un mondo che raramente lascia spazio ai giovani, e a volte non basta essere bravi serve anche fortuna, per questo molti giovani perdono le speranze ma è il mio sogno ci credo e continuerò a lottare, migliorando sempre di più la mia formazione, studiando e creando, perchè la creatività è la forza che mi sveglia ogni mattina.

http://www.fashionpaper.it/2010it/index.html

Adriana the eco fashion designer
Adriana the eco fashion designer

Who is Adriana?

is not easy to describe, to use a phrase ripetutami my parents would say that "daydream", and in a few words to summarize my personality is cheerful, ironic, optimistic and too sensitive.
your path?
I was born in Catania, and my passion for fashion I was born with me, as a child I always carry a game "spin the fashion" type cover of Linus, I loved to draw and customize everything I had. Growing up I start to customize my clothing hated being stereotyped or go to a party and find myself in the unpleasant situation of someone else wearing the same dress, so I start cucirmi clothes alone do not follow any course but we hope to break myself clothes and recompose them to my liking, I go in search of fabrics and materials suitable to achieve the goal: create my own personal style in which to feel at ease.
how did you become designer?
Acknowledgement that my clothes and liked that, for better or for worse, I could distinguish myself, so I start to create clothes for my friends and start playing to have the satisfaction of seeing something I created, worn by others, a satisfaction similar to their a daydream.But Catania I was close so I decided with great suffering for me to fly to Milan to study fashion and design to go away for months looking on the internet a school that could help me realize my dream, not saying anything to anyone and making money by and then one night I find the fashion AFOL a little known fact public access lines, without thinking too much I can convince my family that this was my way I felt inside and I wanted to try, so I argue in this choice, away from my loved ones I find myself faced with many difficulties on its own but my passion is so great to always push forward and not look back.
The first collection?
Earned the title of Fashion Designer and take a major in designer fashion collections, with the highest votes. From here begins my dream, my first collection, which reinterpreted the Kilt, traditional Scottish garment through the eyes of young people in 2010 was published in the journal TREND collections.
your ranks?
In March 2009 I carry out an internship in Milan at the office Grattarola style advice for Max Mara, and in March 2010 for a stage designer Giovanni Cavagna, specialized in knitwear.Studio moulage and millinery, and realize a hat through the teaching and experience of sign.Laura Marelli, hats designer and owner of Gaul and Peter, known millinery in Milan in Via Montenapoleone.I'm interested in studying the fabrics with the collaboration of a historic store in Milan "The Prealpina tissues" I opened the doors of their store with clothes and realize the highest quality fabrics, but production waste, they began to approach issues such as environmental sustainability and recycling.your mood?My collections combine these eco-sustainability and recycling, and I try to dress a dynamic woman, full of commitment, a real woman, who is facing a number of occasions even the same day, then clothes for the morning to the evening as the crowning 'essence of day-into-evening, clothing eco fabrics and materials, and happy with that especially ironic in that makes the difference.My clothes can be bought at the Atelier of recycling, via Casale 3 / a, Milan.
the most significant?
I participate as an emerging designer in various parades and events as a way, Miss World lombardia, space vision, the area 900 where a local TV service and I dedicated a project traveling exhibition Fashion Paper Fashion, Art and Design in the paper that goes from Milan, Turin, Florence and Madrid, which won the competition, with the dress made up of 200 small fashion Origami origami paper recycled assembled together and get rewarded by the councilors at the Bocconi University in Milan for fashion Silvia Garnero and John Black's development economy, with a scholarship and excellence in london-fashion product manager, that I will follow this year.
Your incentive?
I know very well that you have chosen a difficult road, a world that rarely leaves room for the young, and sometimes not enough to be good fortune is also used, so many young people lose hope but I believe it is my dream and I will continue to fight, for increased most of my training, studying and creating, because creativity is the force that wakes me every morning.

Adriana the eco fashion designer

Adriana the eco fashion designer


Adriana the eco fashion designer


Adriana the eco fashion designer


Adriana the eco fashion designer


Adriana the eco fashion designer


Adriana the eco fashion designer


Adriana the eco fashion designer

Adriana the eco fashion designer

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