Pubblchiamo la lettera aperta de IL NIDO DI PIPPI onlus a TUTTI I CONSIGLIERI E ASSESSORI REGIONALI DELLA TOSCANA e alla stampa
Lettere dalla rete è uno spazio a disposizione dal blog per le opinioni ed i messaggi dei cittadini
IL NIDO DI PIPPI – onlus
PROPONE ALLA REGIONE TOSCANA DI ADEGUARE LE LEGGI IN MATERIA DI RICOVERO IN STRUTTURE DI ACCOGLIENZA E AFFIDAMENTO FAMILIARE
A nostro parere i fini degli Enti Pubblici dovrebbero essere quelli di:
INFORMARE
FORMARE
SOSTENERE LE FAMIGLIE ACCOGLIENTI
Affinchè nessuno sia più lasciato solo e ghettizzato proponiamo la creazione di una banca dati con le famiglie disponibili ad accogliere:
1. MINORI IN DIFFICOLTÀ’ (dopo che ogni tentativo sia stato effettuato per aiutare la famiglia naturale);
2. DISABILI (in modo che non si creino dei ghetti, diurni o residenziali, grandi o piccoli e a questo proposito si può riprendere in esame il riconoscimento della “famiglia terapeutica” dove chi ne fa parte sia anche un operatore che si occupa di disabilità);
3. ANZIANI (in modo che si crei un reciproco scambio tra la famiglia che potrebbe aver bisogno di un nonno e l’anziano che potrebbe così valorizzare la sua esperienza e sentirsi ancora utile e importante);
4. PERSONE FRAGILI che solitamente vengono collocate in strutture assistenziali.
TRIBUNALI, CENTRI AFFIDO, ASSISTENTI SOCIALI DOVREBBERO, PRIMA DI OPTARE PER IL RICOVERO IN STRUTTURE, VERIFICARE SEMPRE SE ESISTE LA POSSIBILITÀ DI UN ABBINAMENTO DELLA PERSONA IN DIFFICOLTÀ CON UNA FAMIGLIA DISPONIBILE ADEGUATAMENTE PREPARATA E SUPPORTATA ANCHE ECONOMICAMENTE.
Questa verifica dovrebbe essere fatta periodicamente (ogni sei mesi) su ogni ospite di ogni struttura residenziale, ovviamente sentendo anche il suo parere e informandolo delle alternative possibili).
Questo porterebbe gradualmente a un enorme risparmio anche per l’ente pubblico e parte di questo risparmio dovrebbe essere investito per sensibilizzare le famiglie e i single all’accoglienza, preparare, supportare adeguatamente anche a livello economico le famiglie accoglienti e, naturalmente, monitorare il loro operato.
Nel frattempo vorremmo che fosse ridotta la disparità di trattamento economico degli enti locali nei confronti di strutture residenziali e famiglie accoglienti.
Vorremmo inoltre che i contributi economici alle famiglie accoglienti non si interrompano con la maggiore età dell’affidato, ma continuino fin quando questo non sia veramente autosufficiente.
Questa in sintesi la nostra proposta, capisco che adesso molti di voi siano più indaffarati per risolvere questioni interne ai vostri partiti, primarie, ecc… ma vi ricordo che nel frattempo, bambini, minori, disabili, sono “dentro”, e a loro delle dispute interne ed esterne ai partiti non importa molto.
E anche le famiglie che, stravolgendo la loro più o meno tranquilla esistenza, hanno deciso di accogliere al loro interno ragazzi e bambini con problematiche diverse devono fare i conti quotidianamente con lo scarso supporto da parte delle istituzioni, specialmente a livello economico.
E, meramente a titolo di esempio, vi ricordo che per l’accoglienza in una struttura l’ente locale spende una media di 90 € al giorno per ogni ospite, mentre per una famiglia che accoglie 4 bambini la media è di poco + di 11 € al giorno!!!
E dove staranno meglio i bambini???
Non è possibile davvero fare qualcosa in tempi rapidi???
Sono già passati quasi due anni dal convegno in Regione “L’AFFIDO: ruoli e competenze”, ma nonostante tutti si siano dichiarati concordi con le nostre richieste in quella circostanza, ancora non è stato fatto praticamente niente di concreto. Quanto dobbiamo aspettare ancora? Eppure le nostre proposte portano un risparmio x gli enti locali e un miglioramento nella qualità della vita di tutti.
Spero che anche questo ennesimo sollecito non cada nel vuoto.
Vi auguriamo (e ci auguriamo) un buon lavoro negli interessi di queste categorie di persone che vivono in segregazione, a dispetto di ogni dichiarazione di diritti fatta all’ONU e presente nella nostra costituzione.
Grazie dell’attenzione
Roberto De Certo
Presidente dell’Associazione
IL NIDO DI PIPPI – onlus
https://www.facebook.com/groups/ilnidodipippi/?fref=ts
Bambini violati, feriti e segnati prima di capire cos’è la vita stessa. Minori figli di tutti e di nessuno, c’è chi se ne occupa come se fosse un fardello, incapace di comprendere il vero tragico destino di questi piccoli uomini, donne.
La situazione precipita davanti a delle incapacità, causa di disturbi e disabilità, difficili d’affrontare in qualsiasi contesto familiare, amplificati in situazioni di abbandono.
I Minori sono figli di questa società, la stessa che abbiamo contribuito a creare, dobbiamo incidere con un inversione di marcia e impegnarci per una società accogliente, supportiva e inclusiva.
In cui, ognuno ha diritti in quanto individuo ed i più deboli non vengano lasciati soli, ma accompagnati nel loro percorso, come in una società civile dovrebbe essere.
Riportare la voce di chi esperisce, in prima persona, queste problematiche , cercando un dialogo e delle soluzioni condivise è non spegnere i riflettori sui minori, riaccesi solamente durante le giornate in cui si commemorano. Loro continuano a vivere ogni giorno e la nostra sensibilità spesso li accantona.
Il futuro di questi bambini è il nostro futuro. Le categorie svantaggiate non devono rimanere una catalogazione, bisogna creare una rete che riscopri il senso della socialità e della solidarietà che non sia assistenzialismo, ma che contribuisca nel percorso di autoaffermazione di ogni individuo.