Magazine Società

Afghanistan, l'approccio è ipocrita

Creato il 19 gennaio 2011 da Laperonza

afghanistan.jpgQuanto tempo ci vorrà ancora per chiamare guerra quella che l’ipocrisia della politica si ostina a indicare come missione di pace? Quanti morti? Quante lacrime? Quante giovani vite piene di speranze per il futuro spezzate in nome di una pace che, alla prova dei fatti, non è realizzabile con le modalità fin’ora utilizzate?

Sono passati quasi dieci anni ormai. Credo sia tempo di bilanci. Qual è il risultato dell’esportazione della democrazia? In Iraq c’è la guerra civile e assistiamo ad un inarrestabile imbarbarimento della nazione. In Afghanistan contiamo morti su morti e il Ministro della Difesa La Russa afferma candidamente che la zona dove è avvenuto l’ultimo fattaccio è “estremamente pericolosa”. Se dopo dieci anni di guerra – ribadisco guerra, non missione di pace – ancora esistono zone pericolose, anzi, si sono moltiplicare e il paese è ancora in mano ai Talebani per la maggior parte, non sarà il caso di rivedere non le “regole di approccio” ma l’approccio stesso al problema? Non avremo sbagliato qualcosa?



Luca Craia


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :