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Afghanistan, La Russa e cattiva ricezione

Creato il 06 gennaio 2011 da Paz83

In Italia abbiamo questa brutta abitudine di cambiare versione ai fatti ogni quattro ore a seconda del vento. A volte forse può essere imputabile ad un problema di comunicazione, ma non è da poco soprattutto in certe situazioni. Prendiamo il caso dell’ultimo militare ucciso in Afghanistan, prima si parla di un cecchino poi di uno scontro a fuoco con gli insorti. Ma voglio dire, c’è una bella differenza nel passare da un tiratore solitario nascosto chissà dove al far comparire sulla scena un gruppo di insorti che ingaggia un conflitto a fuoco “durato parecchie decine di minuti” con i militari posti a difesa di una base. Come è possibile che ci sia voluta quasi una settimana per sapere esattamente cosa fosse successo? Va bene la concitazione del momento, la tragedia e tutto quello che volete ma, ripeto, da un cecchino solitario ad uno scontro a fuoco con più forze coinvolte ce ne passa. Non se ne sono accorti? Chi informa La Russa, che dovrebbe essere il nostro ministro della difesa quindi anche delegato a rispondere e ad informare il paese su questi fatti, che prima dice una cosa e poi è costretto a ridisegnare quasi completamente il quadro? Su certi argomenti bisogna esprimersi con chiarezza, non appoggiare li due parole provvisorie non accurate in attesa di qualche certezza più concreta. Non traspare certo un’idea di affidabilità nemmeno in questo da parte del governo. Può apparire un fatto banale, ma per quanto mi riguarda non fa altro che aumentare la mia perplessità e preoccupazione.


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