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Africa maghrebina /Emergenza umanitaria /A ciascuno la propria dignità

Creato il 02 aprile 2011 da Marianna06

Senza troppi giri di parole andiamo al cuore del problema.

L'ondata di profughi dall'Africa settentrionale (Tunisia e Libia) richiede da parte dell'Italia comunque una risposta.

E occorre tenere presente che l'Unione Europea( UE) a fronte di tante belle promesse,nei fatti, rimane piuttosto latitante.

Allora?

Che si fa? Come comportarsi?

Lasciamo perdere il discorso del rientro "forzoso" per i clandestini.

 Anche se anche il "clandestino" poi è un uomo e non è detto che sia necessariamente un malvivente e un maleintenzionato.

Avete idea di cosa sia la burocrazia in Africa?

Cosa signifchi ottenere un documento che consenta d'espatriare regolarmente in una situazione di caos generale?

Una modesta proposta, che poi è quella di cui si discuterà quest'oggi a Torino, a margine della XXII Giornata Caritas, a Valdocco, è quella di utilizzare i 1200 piccoli comuni del Piemonte per dare ospitalità agli immigrati, suddivisi in piccoli gruppi.

Se lo stesso discorso fosse fatto anche dalle altre regioni italiane, anzicché parlare di tendopoli o, peggio ancora, del tentativo assurdo di riversare nelle grandi città masse incontrollabili di persone, quanto meno disorientate, se ne guadagnerebbe tutti in termini di efficienza ed umanità e quindi di vera accoglienza.

Questo sempre che sentiamo davvero come un dovere l'accoglienza.

Chi ha già fatto esperienza di campi profughi, come operatore umanitario o sanitario ,conosce bene l'inferno, nient'affatto metaforico, di quei luoghi ovunque essi vengano allestiti.

Ecco allora che occorre una programmazione del"problema", che sia intelligente e mirata, e non rabberciata nell'ultima ora, che deve  necessariamente essere sviluppata, e in tutta fretta, da un Paese come l'Italia, se non vuole coprirsi ulteriormente di ridicolo.

Italia , che si è già mostrata ,sufficientemente e oltre, impreparata.

Italia, capace  soltanto di ripetere, per bocca di un esponente del suo Parlamento,  una frase del  tipo:"Fuori dalle palle!", rivolta agli immigrati, che hanno chiesto  asilo ma anche ...acqua e pane.

In Italia non ci sono solo le Forze Armate e la Protezione civile.  Esistono, da anni ormai, organismi non governativi (ONG), confessionali o laici indifferentemente, che hanno maturato esperienza più che ventennale nel settore, le quali hanno le giuste competenze e potrebbero essere, collaborando, la chiave di volta nella soluzione di quello che finora pare essere un dramma senza via d'uscita.

La sfida c'è  e non possiamo fare finta che non ci sia.

Nè tanto meno che non ci riguardi.Perché non è vero.

Se, infatti, sono uomo o donna, e cioé una persona, non c'è nulla di"umano" che non mi riguardi - diceva un grande scrittore latino, alcuni secoli fa. 

E' forse cambiato qualcosa da allora?

Riflettiamoci.Magari ogni tanto.

 

 A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

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