Valorizzare i fiumi, dalla storia straordinaria, in molti casi, perché capaci in modo peculiare di collaborare con la civiltà oppure ostacolarla. La storia dei fiumi rivela anche una parte della storia dell’umanità. Trascurarli, farli diventare torbidi tutti, inquinati, è un delitto immane. Il consigliere comunale Antonio Agazzi chiede attenzione per un fiume più volte rettificato nella storia, che ha segnato con rami morti la provincia di Cremona, oltre a quella di bergamo, dove nasce.
Oggetto: Interpellanza relativa alla valorizzazione del Fiume Serio.
Il sottoscritto Antonio Agazzi, Consigliere Comunale di Crema per il Gruppo “Servire il cittadino”, presenta la seguente interpellanza perché sia iscritta all’ordine del giorno dei lavori del prossimo Consiglio Comunale.
Il Fiume Serio costituisce la risorsa naturalistica più importante della città e del territorio ma, spesso, è stato segregato dalla città e la sua golena cementificata. Forse non ci si è resi conto della potenzialità che una maggior tutela e valorizzazione del Fiume e del paesaggio fluviale potrebbe portare all’intera comunità, compresa la riduzione del rischio idrogeologico.
Un’inversione di tendenza reputo si sia registrata in fase di redazione e successiva approvazione – da parte del precedente Consiglio Comunale – del P.G.T. vigente, il quale riserva grande attenzione al Fiume Serio.
Anzi, la valorizzazione del Fiume è uno dei temi progettuali del Documento di Piano, che immagina e progetta un nuovo parco fluviale lungo il Serio – da restituire alla fruizione dei cittadini su ambedue le sponde – nonchè un corridoio ecologico che, attraversando la città, continui a Nord fino a Bergamo e a Sud fino all’Adda.
Intorno al Serio sono, infatti, state individuate aree destinate a far parte del patrimonio comunale.
Aree che non hanno un valore venale in sé, in quanto non edificabili e facenti parte del Parco, e che permetteranno di creare percorsi e zone a verde pubblico, essenziali per una graduale valorizzazione del Fiume, divenendo punti di ristoro, aree a pic-nic, parchi gioco e aree didattico-ricreative, oltre che tessuto connettivo di servizi già dislocati lungo il Serio: il Centro Sportivo Bertolotti, la Colonia di S. Maria, il Tiro a segno.
Vicino a ciascuno dei “punti attrattori” è previsto un parcheggio di servizio al parco.
Con lo stesso progetto di una nuova residenza, a impatto molto limitato, su Via Cremona – la cui istruttoria fu seguita, come del resto tutto il P.G.T., dall’allora Assessore all’Urbanistica Massimo Piazzi e che l’attuale Assessore Fabio Bergamaschi, correttamente, ha ripreso e sta portando a compimento – si ricaverà la possibilità di realizzare un ponte/passerella ciclopedonale – mio antico sogno – che collegherà la zona di Castelnuovo con il centro storico.
Ciò costituirà non solo un’opportunità preziosa di raccordo alternativo a quelli di Via Cadorna e di Via Visconti per il quartiere sopra menzionato, ma anche, appunto, una modalità attraverso la quale sarà offerta ai cremaschi la possibilità di una passeggiata sul Loro fiume, del quale, in un certo senso, si riapproprieranno.
In più dovrebbero, se non ricordo male, essere cedute aree che si uniranno, in quella zona, ad altre che sono già di proprietà comunale.
Su tali aree la previsione sarebbe quella di creare nuove infrastrutture atte a rendere fruibile il Fiume, anche per scopi ricreativi.
Da quella zona, si è immaginato che possano prendere avvio ciclabili direzionate verso il Marzale.
Il parco fluviale, inoltre, estendendosi verso Nord e verso Sud, dovrebbe connettersi ad ambiti di riqualificazione ambientale e a terreni agricoli costellati da cascine e cave dismesse per cui è prevista la trasformazione in grandi aree sportive e ricreative.
Tutto ciò premesso, sono a chiedere alla S.V.:
quale sia la valutazione dell’Amministrazione da Lei presieduta in merito ai contenuti progettuali, inerenti la valorizzazione del Fiume Serio e il rilancio della sua fruizione da parte dei cremaschi, ricompresi nel vigente Piano di Governo del Territorio;
se ritenga prioritario o meno dare attuazione a tali previsioni e, magari, anche a quella relativa alla creazione di un bosco in città, in prossimità della tangenziale, pure racchiusa in seno al P.G.T. Pomodoro, in una logica di attenzione fattiva alla qualità della vita della nostra comunità che anche le risorse naturali e ambientali contribuiscono ad assicurare;
in caso affermativo, se sia stato elaborato un cronoprogramma, finalizzato a evitare che il tempo e le Amministrazioni passino, lasciando sulla carta intuizioni felici e previsioni che, se attuate, potrebbero cambiare in meglio il volto della nostra città.
Grato per la considerazione che vorrà riservare alla presente, La saluto cordialmente.
Antonio Agazzi
Capo Gruppo di “Servire il cittadino” in Comune a Crema.
Crema, 03 Febbraio 2014
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