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Agenda digitale: non e' piu' tempo di convegni, ora bisogna agire

Creato il 06 novembre 2013 da Afrodite
Il primo marzo 2012 veniva istituita l'Agenda Digitale Italiana (http://www.agenda-digitale.it/agenda_digitale/) e il 4 ottobre dello stesso anno veniva approvato il decreto che prevedeva le misure concrete per la sua attuazione riguardo a identità digitale e servizi innovativi per i cittadini, amministrazione, istruzione e sanità, forte impulso (notare l'aggettivo, ndr.) per la banda larga e ultralarga, moneta e fatturazione elettronica, giustizia (http://www.agenda-digitale.it/agenda_digitale/index.php/misure-per-ladi).
A un anno di distanza poco o nulla è stato fatto, al punto che lo stesso Presidente del Consiglio Letta intervenendo pochi giorni fa al Forum organizzato da Confindustria (http://www.confindustriadigitale.it/) ha dovuto ammettere che a questo proposito "l'Italia è in ritardo".
Ma dato che il "cosa fare" è stato già delineato, perché non si riesce a raggiungere l'obiettivo?
Forse quello che manca è il "come", cioè tradurre l'obiettivo in modalità precise, stabilendo dei tempi, delle fasi e dei responsabili per la loro attuazione.
Ed è proprio su questo aspetto che vuole concentrarsi il Digital Government Summit, organizzato da Astrid, Forum PA e Think per il 12 e 13 novembre a Roma, con un programma nutrito (http://www.theinnovationgroup.it/eventi/digital-government-2013/?type=0&extra_id=) e relatori d'eccezione.
Quello che il Summit si propone è dare inizio a un processo che "metta in moto le ruote dell'innovazione".
Ci auguriamo che sia davvero così, perché il nostro Paese ne ha urgente bisogno.

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