Non vediamo Grant Ward in “Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D.” dallo scorso finale di metà stagione, ma nel prossimo episodio in onda domani oltreoceano egli tornerà e non sarà da solo.
Brett Dalton dice che quando si tratta di Ward e l’Agente 33: “adesso abbiamo un duo improbabile con entrambi orfani della persona da cui prendevano ordini. Di conseguenza, sono costretti entrambi a rispondere a questa domanda: chi siamo noi quando non ci viene detto cosa fare? Ward ha lottato per sei mesi in una cella prima nella seconda stagione e adesso Agente 33 si trova in una posizione simile a chiedersi il da farsi. Lui potrebbe avere qualche conoscenza in merito”.
Ming-Na Wen ha invece accettato con piacere la sfida di interpretare Agente 33. “Anche se lei ha il viso di Melinda May, è un personaggio totalmente diverso, è una persona che ha perso molto, che non è sicura di sé e che ha costantemente bisogno di un leader che la guidi. E May non è affatto così” dice con una risata. “E poi ha quell’orribile cosasul viso. Non può toglierla come un brufolo” riferendosi alla cicatrice sul viso di Agente 33 che richiede due ore di trucco per essere applicata.
Più seriamente l’attrice osserva: “ho adorato il fatto di poter interpretare un personaggio così tanto diverso cercando anche di capire chi è. Non è semplice interpretare qualcuno che ha subito il lavaggio del cervello e ha ancora un’identità. Quindi si tratta davvero si trovare quella persona” spiega Wen.
Prima della sua rivelazione all’Hydra, Ward aveva una storia passione (o sessuale) con May, per quanto riguarda la nuova dinamica con Wen, Dalton afferma: “lo trovo incredibilmente divertente. Si tratta di buona televisione, suppongo. È un’occasione per Ming di mostrare un lato diverso di sè. May è così forte, centrata e pericolosa e poi invece c’è l’Agente 33 che ha delle qualità simili, ma allo stesso tempo ciò che vediamo è una persona un po’ persa. Ha messo molto lavoro in questa interpretazione, anche se sembra esattamente la stessa. Chi è questo personaggio esattamente?”.
E nonostante il suo lato pericoloso, Dalton afferma esserci “un sacco di bontà di Ward. Per questo gli scrittori hanno speso del tempo ed energia nel mostrare i flashback con il cane, di lui nel carcere minorile e tutte le cose sulla sua famiglia. Egli è un ragazzo proveniente da un’infanzia estremamente incasinata che non ha avuto alcuna scelta fino a quando non ha incontrato l’Agente Garrett e ovviamente ne sono scaturite delle conseguenze piuttosto interessanti, ma penso che sia ancora un bravo ragazzo e sono grato agli scrittori per aver mostrato i suoi retroscena. Penso essere il motivo per cui gli hanno fatto questo”.
Mentre Ward non si è visto negli scorso episodi, la sua apparizione di questa settimana segna l’inizio di alcune grandi storie. “Ward ha un ruolo importante in questa stagione, penso che lo vedremo di più nella seconda metà di essa”. [Su IGN trovate anche uno sneak peek]