Magazine Maternità

Aggiornamento

Da Ant0n3l


Non scrivo da un po', lo so. Sostanzialmente credo sia perché non ho avuto voglia di farlo, per tanti motivi. Ma ho pensato, tanto per cambiare. Pensare non è sempre un bene, non quando ti fai evidenti seghe mentali.
Ma anche a causa delle cose (mille) da sbrigare nella vita reale (poi, tra l’altro, è finita le scuola e devo – voglio - fare pure la mamma) sia perché, qualche volta, penso che quello che ho da dire non interessi alcuno e, sempre a volte, credo che quello che penso sia preferibile non dirlo o, ancora a volte, quello che ho da dire è talmente grande che non trovo le parole adatte. Quindi sto zitta.
Che ho bisogno di partire per le vacanze ve l’ho già detto, vero?  Forse nell'altro blog, non ricordo.
È che ho il cervello stanco. Maggio è stato un mese bello, intenso ma molto faticoso. I progetti che avevo in mente sono andati tutti in porto e sono contenta. Ma, adesso, ho voglia di alzarmi la mattina e respirare l’aria di mare, svegliare il mio bambino con un bacio assolutamente non “frettoloso” come, invece, accade tutte le mattine che va a scuola, farci una bella colazione in tutta tranquillità, fare due compiti (non più di due), prendere le nostre biciclette e catapultarci in spiaggia fino a sera.
Ho anche voglia del venerdì. Dell’attesa del venerdì. Che quando vivi 24 ore su 24 con una persona, anche se è quella che ami, hai voglia – in un certo senso – di sentirne la mancanza. Di percepirne l’assenza per assaporarne pienamente, poi, la presenza.
Ho detto al maritino che al venerdì sera, quando ci raggiungerà, troverà una cenetta deliziosa. Naturalmente è scoppiato a ridere perché non ci crede (neanch’io…) ma con me, lo sa, bisogna apprezzare il pensiero.
Insomma, forse più degli scorsi anni, ho bisogno di queste vacanze per vivere “piano” e dolcemente la mia famiglia… Perché, alla fine, è l’unica cosa che mi ricordi chi sono e dove voglio andare, o restare.

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