In una tappa di quella che qualcuno con espressione felice definì “la prima crociera documentata della storia”, ossia l’ Odissea, l’eroe protagonista approdò all’isola della potentissima maga Circe. La storia è più o meno conosciuta dai banchi di scuola ma riepilogo: la maga con i suoi incantesimi trasformò i compagni di Odisseo in maiali e li rinchiuse nel recinto. Euriloco che scampò il pericolo perché non fidandosi non è entrato con gli altri nella dimora di Circe ma osservava da lontano, corse da Odisseo e gli raccontò il tutto, esortandolo a partire subito. Odisseo non volle lasciare i compagni al loro destino sciagurato e nonostante i pericoli che ben avvertiva decise di andare a liberarli. Nel suo cammino incontro il dio Ermes che lo istruì su come trattare la maga per fuggire ai suoi incantesimi.
“… Farà per te un beverone , getterà nel cibo dei farmaci, ma neppure così ti potrà stregare: lo impedirà il farmaco che ti darò….. ““…. Detto così , mi pose il farmaco, dalla terra strappandolo, e me ne mostrò la natura. Nella radice era nero e il fiore era simile al latte. Gli dei lo chiamano moly e per gli uomini mortali è duro strapparlo: gli dei però possono tutto…”.Cosa fosse il molydi cui Omero dà questa descrizione è ampiamente dibattuto. Tra le varie ipotesi spicca quella che si trattasse di una varietà di aglio selvatico. Non è dato da sapere se corrisponda a verità o meno, ma alla fin fine mi sono detta: e perché no? Le molteplici proprietà benefiche dell’aglio sono risapute, scaccia i vampiri, perché non anche gli incantesimi malefici della maga?Così, io che subisco il fascino dell’Odissea da sempre e l’avrò letta almeno una decina di volte nella mia vita mi sono subito data da fare!!!