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Agnano: se Salvatore Castellano non era legato a nessuna organizzazione criminale perché è stato ucciso con modalità camorriste?

Creato il 02 dicembre 2011 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
Felix
Agnano: se Salvatore Castellano non era legato a nessuna organizzazione criminale perché è stato ucciso con modalità camorriste? Dicembre è iniziato col segno del giallo nel napoletano. 
Ieri, 1 dicembre, si è consumato, infatti, uno strano omicidio nel quartiere della sua periferia est, Bagnoli. 
Salvatore Castellano, di 50 anni , è stato ucciso con tre proiettili esplosi da una pistola calibro 7,65, uno dei quali, purtroppo, lo ha colpito alla testa. 
L’agguato si è consumato in pieno giorno all’interno di un ristorante di via Astroni,chiuso per ristrutturazione. 
«La Conca d’Agnano» è lo stesso ristorante che in passato era stato di proprietà della vittima, che lo ha poi venduto ad un amico. 
Secondo la ricostruzione dei fatti, operata dagli uomini della Scientifica, i primi due colpi sono stati esplosi davanti alla porta di legno del ristorante colpendo Salvatore al torace, che avrebbe comunque tentato di fuggire dai propri killer correndo in direzione della strada ma, la fortuna gli aveva già voltato le spalle. Infatti dopo 10 metri di corsa Castellano sarebbe caduto sui sampietrini vicino al cancello in ferro all’inizio del viale. 
A quel punto per il killer puntare la 7,65 alla testa del Castellano e sparare è stato davvero un gioco da ragazzi. Un delitto che presenta tutte le caratteristiche tipiche dell’esecuzione di camorra anche se, l’uomo non risultava legato ad alcuna organizzazione camorristica o criminale. 
Perché punirlo in questa maniera? 
Negli archivi della questura di Napoli, a carico della vittima, risultano solo alcune denuncie per reati contro il patrimonio e per truffa, precedenti per i quali difficilmente un soggetto merita di morire con un delitto di tipica matrice camorrista. 
 Guardando a ritroso nel passato di Salvatore Castellano, lo troviamo titolare (o almeno così era riconosciuto), di un frequentato supermercato nel quartiere di Bagnoli. Tra le sue “passioni” quella per le scommesse sportive lo portava a frequentare tante agenzie di scommesse autorizzate nell’area della zona flegrea, oltre che dei tanti “banchieri” che accettavano scommesse clandestine, offrendo sugli eventi sportivi una quota più conveniente. 

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