Agnes Nixon: geniale autrice di soap che tramava a Quando Si Ama

Creato il 11 maggio 2014 da Dejavu
Ci sono due donne, due signore sarebbe meglio dire, che sono state capaci di impressionarmi e di lasciare un segno davvero profondo nel mio destino.  Due espressioni viventi del genio intellettuale, della capacità creativa, del talento artistico. Due fucine inesauribili di storie. Due sorprendenti fuochi d'artificio in piena armonia con il costume dei loro tempi. Tanto diverse per le epoche che hanno attraversato quanto affini nella loro arguzia narrativa. Una è la signora del mistero per antonomasia: Agatha Christie. L'altra è la regina indiscussa del daytime e delle soap opera americane: Agnes (Eckhardt) Nixon. Chi vedesse per la prima volta una loro fotografia le scambierebbe di sicuro per un paio di innocue nonnine, di quelle che ti offrono il tè con la torta in un cottage nella campagna fuori Londra o in Pennsylvania.  In realtà, oltre che abili scrittrici, Agatha e Agnes sono state donne tutt'altro che casalinghe, solide, costrette a conquistarsi l'autonomia in tempi di imperante maschilismo nonché abili imprenditrici nel piazzare le proprie opere tra editori diffidenti ed enti televisivi ossessionati dagli ascolti. Se dici "Agnes Nixon" in America sfondi una porta aperta. Ma chi è Agnes Nixon per noi Italiani? Avete presente "Quando si Ama" (1983) "Una Vita da Vivere" (1968) e "La Valle dei Pini" (1970)? Lei è la madre televisiva di tutti questi universi paralleli e di coloro che li hanno animati per un quarto di secolo o più. E mentre allattava le sue creature, Nixon non si risparmiava nel fare da levatrice ad altre, rinomate soap.  Le soap. 
Quelle produzioni seriali dove dentro ci sono tutti gli ingredienti più o meno veritieri dell'umana esistenza, talmente lunghe da cavalcare mode, governi, canzoni, tecnologie e talvolta intere ere geologiche.
Originaria di Chicago, classe 1927, Agnes Nixon deve faticare non poco quale adolescente a convincere la sua famiglia che il suo futuro è nella scrittura. Invia al padre delle lettere dettate dal cuore, di quelle che in un punto chiave delle sue soap ci starebbero benissimo, spiegando che se fosse stata costretta a fare altro la sua vita sarebbe stata miserabile. Il padre finalmente capisce e la lascia andare ad una sorte diversa. 
Fresca di laurea alla Northwestern University, con le dita che ormai prudono, Agnes trova come mentore un altro mostro sacro nel business degli sceneggiatori (Irna Philips) e comincia a scrivere per "Sentieri" (1957). Intanto si sposa. Va ad abitare in un signorile appartamento a New York dove vivrà e lavorerà stabilmente. Mette su famiglia. Fonda con il marito la società di produzione televisiva Creative Horizon Inc. grazie alla quale comincia ad abbozzare i primi format personali per poi proporli alle reti americane e farne "sapone". Dagli anni '60 comincia a frullarle in testa l'idea di creare il personaggio più glamour, longevo ed emblematico della storia della Tv: la leggendaria e peperina Erica Kane. La Nbc e la Cbs rispediscono il suo progetto al mittente, non mostrando alcuna fiducia o interesse. Ma lei non si dà per vinta. Erica Kane è una gestazione che va portata a termine. Sarebbe un delitto se una creatura così stravagante, ribelle, dolce e intrigante dovesse rimanere chiusa nel cassetto.
Dopo aver dimostrato ai produttori della Abc un impegno decennale ed indefesso nel portare avanti le fila di "Una Vita da Vivere", la Nixon ottiene l'okay: Pine Valley può finalmente mettere il suo primo mattone ed Erica Kane trovarci casa!   E' il 5 gennaio 1970. La guerra in Vietnam è ormai una realtà che bussa alle porte di ogni provincia americana. I giovani partono per arruolarsi. I Beatles si sciolgono. "La Valle dei Pini" (All My Children), piccola cittadina della Pennsylvania a due passi dalla non meno convulsa New York vede il taglio del nastro. E di propagande anti-vietnamite e sociali, di nascite interrotte e di primi divorzi legalizzati, di amori interrazziali e non convenzionali Pine Valley sarà accogliente e frequente ospite in tutti gli anni a venire.  Il palazzo newyorchese che sta al numero 101 della 6a strada diventa il set quotidiano ove prende forma uno realistico spaccato della società statunitense col quale chiunque, in ogni parte del mondo può facilmente identificarsi. Famiglie medio borghesi, microcosmo provinciale, volti storici, attori ruspanti, qualche personaggio dozzinale, un lusso che non è mai volgare o sfacciato, qualche sortita a Manhattan grazie alla carriera da modella della piccola, grande, indomita Erica Kane la cui presenza riesce a superare le 40 primavere uscendone senza scalfitture.  

Per la Nixon la strada adesso è in discesa. E' il momento del tocco da Re Mida: tutto ciò che le capita per le mani alza lo share e catalizza gli ascolti in un panorama che non è certo avaro di concorrenza. Sul versante del Pacifico William Bell, uscito anch'egli dalla scuola di Irna Phillips, sta alacremente lavorando negli studi della Cbs di Los Angeles per portare sugli schermi "Febbre d'Amore" (The Young and The Restless) (1973), show tuttora in corso d'opera e dalla cui costola nel 1987 nascerà (The Bold and The) "Beautiful" che occuperà fisicamente gli spazi lasciati liberi da "Capitol" (1982).
Ai coniugi Bell comincia a far eco l'altrettanto determinata coppia di coniugi sceneggiatori Dobson i quali lanciano nel tubo catodico la non meno fortunata "Santa Barbara".   L'offerta al pubblico come si vede è vasta. Ciò nonostante la Nixon non fa una piega e, dopo una mescolata ai dadi, nel 1983 getta sul tavolo il suo ultimo progetto centrato sulla fittizia cittadina di Corinto, sempre in Pennsylvania. Inizia così "Quando si Ama" (Loving), soap che riceverà gratificazioni inattese anche nei pomeriggi nostrani guadagnandosi dalla Rai una messa in onda domenicale e andando così in palinsesto 7 giorni su 7. E' un trionfo. La Nixon piomba fisicamente in Italia come ospite d'onore in un'intervista rilasciata nel salotto televisivo della Rai proclamando il suo amore per il nostro Paese un momento prima che mandino in onda l'ennesima puntata di "Loving", frutto delle sue ennesime elucubrazioni.

A causa tuttavia di una programmazione ballerina iniziata sul finire degli anni '80 ed esordita a vicende troppo avanzate (cioè a partire dal cavallo 1979-1980), "La Valle dei Pini" trasmessa da Rete 4, fatica ad entrare nel cuore delle famiglie sparse nello stivale pur guadagnandosi il mio (costretto a letto da un'influenza) e una messa in onda durata parecchi anni. E' lo sponsor bellezza! E Mediaset viveva e vive tutt'oggi di questo. 




Intanto Agnes Nixon in patria miete una caterva di riconoscimenti professionali e nel sociale e accatasta sulla mensola una carrettata di Emmy Awards vinti soprattutto grazie alle storylines de "La Valle dei Pini" ove compare personalmente prendendo gioco di se stessa e interagendo con quelli che, appunto, come dice il titolo originale del programma da lei creato (All My Children)  sono proprio i suoi "figli" televisivi: belli o brutti, buoni o cattivi. Tra matrimoni e divorzi, nascite e resurrezioni, tornado ed esplosioni. Oggi, 87 anni suonati, qualche epigono allevato e poi lasciato nella sala dei bottoni come la sua pupilla Lorraine Broderick, sin da tempi remoti pure lei abile fabbricatrice di drammi per Pine Valley sotto il vigile occhio della maestra, Agnes Nixon ha appeso al chiodo quella che si può a pieno titolo considerare una carriera nell'immaginifico.
Le sue principali filiazioni - "Loving" e "All My Children" - dopo aver coltivato generazioni riposano ormai in pace, soppresse dai network come la stessa Christie soppresse Hercule Poirot poco prima di lasciarci anche lei.
Perché se la Christie diceva che scrivere romanzi era come avere una fabbrica di salsicce per guadagnare e tirare su da sola una figlia, la Nixon con le saponette non se la cavava affatto male.

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