L'agorafobia (o sindrome agorafobica) costituisce una forma di ansia innescata dal trovarsi in luoghi o situazioni incui non sia possibile ricevere soccorsi o da cui potrebbe risultare difficile fuggire. Il termine "agorafobia" significa "paura degli spazi aperti" anche se il significato è esteso a tutti i luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi, o nei quali potrebbe non essere disponibile aiutonel caso di un Attacco di Panico. L'elemento comune e caratterizzante delle numerose situazioni che possono originare disturbi da agorafobia è l'impossibilità dell'individuo a sottrarsi facilmente da esse, siano esse fisiche (stare fuori casa da soli, trovarsi in mezzo a una folla o in un treno) o psicologiche (la paura di malattie gravi o la volontà incontrollabile di rifugiarsi in un luogo sicuro). I pazienti con Agorafobia temono le situazioni in cui è difficile scappare o ricevere soccorso; di conseguenza, essi evitano tali luoghi al fine di controllare l’ansia legata alla prefigurazione di una nuova crisi di panico. Evitano sistematicamente tutti i luoghi, le situazioni ed i contesti nei quali ci potrebbero essere ostacoli alla possibilità di essere aiutati. Tra le situazioni che più frequentemente vengono evitate si riscontrano: uscire da soli o stare a casa da soli; guidare o viaggiare in automobile; frequentare luoghi affollati come mercati o concerti; prendere l’autobus o l’aereo; essere su un ponte o in ascensore. Quando questi evitamenti iniziano a compromettere le attività quotidiane ed il funzionamento socio-lavorativo della persona allora si parla di Agorafobia. Talvolta, il problema è più difficile da individuare perché il soggetto non evita certe situazioni temute ma diviene incapace di affrontarle senza l’assistenza di una persona di fiducia.I criteri diagnostici per l’Agorafobia secondo il DSM-IV-TR sono i seguenti:A. Ansia relativa al trovarsi in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile (o imbarazzante) allontanarsi o nei quali potrebbe non essere disponibile aiuto nel caso di un Attacco di Panico inaspettato o sensibile alla situazione o di sintomi tipo panico. I timori agorafobici riguardano tipicamente situazioni caratteristiche che includono essere fuori casa da soli; essere in mezzo alla folla o in coda; essere su un ponte e il viaggiare in autobus, treno o automobile.Nota: Prendere in considerazione la diagnosi di Fobia Specifica se l’evitamento è limitato a una o solo a poche situazioni specifiche o la Fobia Sociale se l’evitamento è limitato alle situazioni sociali.B. Le situazioni vengono evitate (per es., gli spostamenti vengono ridotti) oppure sopportate con molto disagio o con l’ansia di avere un Attacco di Panico o sintomi tipo panico, o viene richiesta la presenza di un compagno.C. L’ansia o l’evitamento fobico non sono meglio giustificabili da un disturbo mentale di altro tipo, come Fobia Sociale(per es., evitamento limitato alle situazioni sociali per timore di essere imbarazzato), Fobia Specifica (per es., evitamento limitato ad una singola situazione, come gli ascensori), Disturbo Ossessivo-Compulsivo (per es., evitamento dello sporco per gli individui con ossessioni di contaminazione), Disturbo Post-traumatico da Stress (per es., evitamento di stimoli associati con un grave fattore stressante) o Disturbo d’Ansia di Separazione (per es., evitamento della separazione dalla casa o dai familiari).
SINTOMI DELL’AGORAFOBIAI sintomi di agorafobia sono sia di natura fisica che psicologica. I pazienti che hanno avuto un attacco di panico o altri sintomi di panico in passato, possono temere di rimanere intrappolati in situazioni simili in cui è difficile scappare o dove possono perdere il controllo in un luogo pubblico.I sintomi psicologici dell'agorafobia possono includere: sensazione di agitazione o irascibilità , rimanere chiusi in casa per lunghi periodi di tempo, sensazione di essere staccati o lontani dagli altri, senso di impotenza e di sentirsi dipendenti dagli altri, sensazione che il corpo e l'ambiente siano irreali, pensieri confusi o disordinati. Tipicamente, i pazienti sperimentano ansia o attacchi di panico e i relativi sintomi fisici che spesso li accompagnano, come battito cardiaco accelerato, sudorazione eccessiva e problemi respiratori. Altri sintomi fisici includono: dolore addominale, dolore toracico, capogiri, spasmi muscolari o tremore, sensazione di testa vuota, nausea e vomito, intorpidimento e formicolio, rossore della pelle.Le persone con agorafobia spesso diventano frustrate e si vergognano del loro comportamento. Di conseguenza, sono a rischio per lo sviluppo di molte altre condizioni, tra cui la depressione e l'abuso di sostanze stupefacenti. L'isolamento e l'evitamento sono tendenze tipiche di chi soffre di agorafobia. Le situazioni vengono evitate oppure sopportate con molto disagio o con l'ansia di avere un Attacco di Panico o sintomi tipo panico, o viene richiesta la presenza di un compagno, di un partner solidale, di una persona in grado di rassicurare.
CAUSE DELL’AGORAFOBIALa sindrome agorafobica è dovuta a un insieme di fattori ambientali (esterni), fisici e psicologici (interni). Alla radice di queste paure sussiste quasi sempre un disagio interno che porta le persone a sentirsi inadeguate, per nulla fiduciose in sé stesse e alla ricerca continua di una figura protettrice. Infine, ciò che aggrava le situazioni tipiche dell'agorafobia, soprattutto quando esse si siano già verificate in passato, è l'elemento della paura che esse possano ripetersi da un momento all'altro, finendo così per instaurare un circolo vizioso da cui è molto difficile uscire e che provoca, nei casi più gravi, violenti attacchi di panico. Dal punto di vista ambientale, i luoghi tipici in cui può aversi agorafobia sono i mezzi di trasporto o i luoghi di ritrovo al chiuso (ristoranti o cinema) e all'aperto, in particolar modo quelli molto affollati (per esempio in mezzo al traffico), anche se il semplice trovarsi da solo in uno spazio molto vasto può provocare gli stessi effetti. Tuttavia gli elementi esterni che vanno ben oltre la paura dei mezzi di trasporto o dei luoghi chiusi; ovvero, esistono condizioni particolari per cui l’individuo si fa prendere dal panico per motivi ingiustificati. Tipico è il caso delle persone che associano sensazioni dolorose interne a gravi malattie o casi in cui l’ansia è talmente elevata da portare la persona a desiderare più di ogni altra cosa la fuga verso un luogo o una persona sicura e protettiva. In questo caso la lontananza da una persona di riferimento e la difficoltà a raggiungerla può generare ansia o attacchi di panico.
COME CURARE L'AGORAFOBIAGeneralmente chi soffre di disturbi da agorafobia tende a evitare, oltre alle situazioni potenzialmente pericolose, anche di parlare dei propri problemi, avvertendo questo suo disagio interno come qualcosa di umiliante e imbarazzante nei confronti della società. Questo non permette né di comprendere la reale portata del disturbo né una facile guarigione. Inoltre queste persone spesso preferiscono rivolgersi alla farmacologia, con uso (e spesso abuso) di ansiolitici. Quest'ultimi, tuttavia, nella maggior parte dei casi, non aiutano a curare la malattia, ma anzi creano sintomi secondari quale ad esempio la dipendenza da essi, una sorta di ancora di salvataggio, priva però di una concreta soluzione. L'agorafobia richiede una terapia psicologica per la sua guarigione e solo se strettamente necessario bisogna abbinare ad essa una terapia farmacologica. La terapia psicologica per l’Agorafobia è mirata alla risoluzione e al miglioramento della situazione di disagio attraverso una riorganizzazione delle risorse della persona con lo scopo di individuare ed intervenire sulle cause del problema (e non solo sui sintomi come fa la terapia farmacologica) e cercando, inoltre, di trasmettere una maggiore convinzione e fiducia in sé stessi. Dott.ssa Rita Manzo
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