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Ah, che bella l’Italia

Da Marinachieri1

Sono stata un paio di settimane nella madre patria. Prima di partire, la mia amica svizzera (di Zurigo) mi ha detto, in italiano “ah, che bella l’Italia”. E aveva ragione. Il clima e’ favoloso, fresco non umido, un po’ di vento, assolato quando e’ il momento. Il cielo e’ blu, non ci sono nuvole minacciose (o se ci sono e’ una minaccia generalizzata!), ci sono i colori dei campi coltivati, il verde dei boschi, le case sono basse, i palazzi monumentali (sono arrivata il giorno del giro d’Italia a Milano, che spettacolo!). Non me la ricordavo cosi’ bella, o forse non ci ho mai fatto caso piu’ di tanto, quasi quasi mi viene la lacrimuccia!! E poi non ci sono tanti occhi a mandorla in giro (in metro mi sono sorpresa ad ascoltare una conversazione tra alcuni ragazzi cinesi per vedere se parlavano la stessa lingua di qui!), quando entri nei supermercati o nei centri commerciali non ti arriva la botta di gelo che ti fa rimpiangere di non essere uscita col golfino, puoi parcheggiare la macchina piu’ o meno ovunque (pero’ ho preso la multa, bravo Pisapia!), il vino costa il giusto e si puo’ bere in liberta’ senza che la tua temperatura salga di alcuni gradi nel giro di un quarto d’ora. Certo poi giri per le strade e incontri un sacco di gente con la faccia di quello “sono mejo io”, che se la tirano come se fossero i piu’ fighi e i piu’ impegnati del pianeta, una puzza sotto il naso da rimanerci secchi. Ma eravamo anche noi cosi’??? Io di sicuro!! Ho un amico che da tanti anni vive all’estero e ogni volta che viene a Milano attacca con la tiritera del come se la tirano i milanesi, ma chi pensano di essere. E io: ma dai smettila, sei il solito snob! E adesso mi sono ritrovata a pensare la stessa cosa. Che sia vero????Ah, che bella l’ItaliaE poi ci sono quelli coi SUV e gli occhiali a specchio (ma sono ancora di moda?), i cani coi padroni incivili che sporcano i marciapiedi, le polemiche infinite per nulla in tv, la recessione, la burocrazia imperante, il gratta e sosta, uh quante ne posso dire.
E poi ci sono loro, i miei amici, le persone che conosco, gli amici degli amici, insomma quelli che fanno bello questo paese, anche se le cose non funzionano come si vorrebbe. Per quelli che siamo riusciti  a vedere e per quelli che questa volta abbiamo mancato, grazie per essere come siete, o meglio per essere come siamo. Ah che bella l’Italia se tutti fossero cosi’!!!

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