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Ai confini del mondo

Creato il 15 febbraio 2012 da Luigiderosa @Luigi2006

Ai confini del mondo
Ai confini del mondo
Il Portogallo è un’isola
di Miranda Miranda
Con-fine,pagine 84 € 11,00

Devo confessarvi che la Penisola Iberica ho avuto la fortuna di visitarla in lungo e in largo,ma in Portogallo,ahimè,non sono mai stato,ed è questa una delle sensazioni straordinarie che ti regala questo taccuino di viaggio di Miranda Miranda, dopo averlo letto, hai l’impressione di esserci stato a Lisbona,a Sintra,a Nazarè e di avere una gran voglia di ritornarci. Hai voglia di riempire i tuoi occhi dei colori delle migliaia di azujelos che magnificano le chiese e i palazzi antichi dei Lusitani,hai voglia di sederti sugli scogli di Cabo de Rocha e sognare l’infinito che hai davanti in barba a Cristoforo Colombo,con in mano un bicchiere colmo di quel nettare aromatico color oro che chiamano Sandemann,chiudere gli occhi lasciarti cullare dal rumoreggiare del mare che sembra cantare un fado (sarà il vino che mi è andato

Ai confini del mondo
in testa!).
All’inizio, leggendo dei vari itinerari di Miranda Miranda nelle strade di Lisbona, ho provato a rifare lo stesso percorso muovendo esasperatamente l’omino giallo di Google Map, poi ho lasciato perdere,le immagini di Google erano solo foto a colori,le descrizioni di Miranda delle chiese,delle piazze,dei vicoli,di quel magnifico “cielo” liquido che è il fiume Tago,dei mercatini dove contrattare porcellane e grasso di balena(dicono sia afrodisiaco!),dei labirinti di giardini dove perdersi,tutte queste descrizioni mi regalavano emozioni che internet non mi offriva.Leggendo Miranda mi vedo già seduto in un tipico ristorante a mangiare del baca
Ai confini del mondo
lhau assado com broa o a gustare un’abobora (zuppa di zucca), discorrere con i Lisbonesi che come sottolinea la scrittrice ,sono persone molto ospitali, non hanno la spocchia dei Parigini o dei Viennesi.Mi farebbe piacere visitare Obidos che ti regala un viaggio indietro nel tempo in quanto in questa cittadina tutto è rimasto fermo com’era nel 1200.Vorrei correre nelle strade di Coimbra con gli altri studenti a festeggiare l’amico/amica appena laureata strappandogli goliardicamente i vestiti da dosso per bagnarli con fiumi di vino e finire in un osteria a suonare fado e danzare fino all’alba le ballate di Minho.Ed infine vorrei visitare la Chiesa di Santa Clara per provare a rimanere anch’io a bocca aperta di fronte a quello spettacolo d’ oro e d’argento che trionfa dinanzi alla bara della Regina Santa.
di Luigi De Rosa

(nella foto in alto a destra l’autrice Miranda Miranda, in basso a sinistra

Ai confini del mondo
particolare della facciata dell’Università di Coimbra, a destra in alto esempio degli splendidi azujelos che decorano le chiese lusitane, in basso vista del fiume Tago.Tutte le immagini presenti in questo post sono tratte dal web)

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