di Luna
Dopo 16 mesi nella frenetica Shanghai eccomi a Kyoto, antica capitale del Giappone! Da tempo sentivo il bisogno di fuggire dal grande caos e trasferirmi in un luogo più tranquillo e ordinato. Il Giappone è la meta ideale; anche qui tutti di fretta, impegnati nel lavoro, stressati dalle innumerevoli regole della società ma apparentemente tutti calmi e gentili. Provate a pensare a un italiano catapultato in metropolitana, immaginate la mia sensazione di fronte a tutto quel silenzio: nessuno che parla ad alta voce, nessuno che ride a squarciagola, nessuno che fa telefonate (in metro non è consentito!)…
Tutt’al più noterete qualcuno che gioca al cellulare (giocare e mandare email con i telefonini sì, telefonare no) signore che bisbigliano, qualcuno che sonnecchia; al principio sembrerà irritante, ma ci si abitua trovandolo addirittura rilassante! Per noi, giovani viaggiatori avventurosi, le diversità rappresentano la parte più intrigante di un popolo e la sua cultura.
Eccovi di seguito alcune abitudini della cultura giapponese da noi non gradite, comportamenti che ci hanno sempre raccomandato di evitare.
Tutti ricordiamo la mitica frase della mamma: “Non andare scalzo, altrimenti prendi il raffreddore!” In tutte le case giapponesi, invece, è assolutamente proibito entrare con le scarpe e con mio grande stupore questo vale anche dal dentista, nei templi, a scuola dove vi saranno date apposite pantofole.
Avrete sicuramente notato nei cartoni animati giapponesi il mitico “SLURP” durante i pasti? Qui è consuetudine mangiare i ramen o qualsiasi tipo di pasta lunga in modo rumoroso. Questa regola vale anche per il tè e non farlo è considerata una stranezza. Difatti un giorno mentre pranzavamo, il padre del mio ragazzo (giapponese) mi fece notare che mangiavo in modo troppo silenzioso… Vi confido che tuttora faccio difficoltà a “rumoreggiare” durante i pasti.
Per ultima stranezza, il modo di lavarsi dei giapponesi: una sorta di rituale per purificare corpo e spirito, così lo descrivono. Ogni sera fanno il bagno (o-furo), si riempie la vasca da bagno con acqua calda ad una temperatura che va dai 40° ai 42°gradi; prima di immergersi nel bagno rilassante bisogna lavarsi in modo accurato, in modo da essere perfettamente puliti.
Fin qui nulla di così strano, la stranezza è nel fatto che a turno tutti si immergono nella stessa vasca con la stessa acqua… proprio cosi! Immaginate il mio sconcerto.
Mi spiegarono che, lavandosi accuratamente prima del bagno, l’acqua resta sempre pulita;
quando si è ospiti in una famiglia giapponese, si è invitati a lavarsi per primi perche l` acqua e` piu calda, questo valeva anche per me fino a quando non ho deciso di vivere nella famiglia del mio ragazzo. Ora non sono considerata più un ospite, dunque non sono piu la prima!
Vi assicuro che quando mi sono resa conto di quanto sia importante l’igiene personale per i giapponesi ho apprezzato quei momenti di totale relax, immersa in acqua calda, quel bagno che riesce a spazzar via tutti i pensieri e a prepararmi a un sereno riposo.
A volte viene spontaneo pensare che la nostra cultura sia quella delle buone maniere e della giusta educazione, ma ogni paese ha i suoi usi e costumi, e non c’è niente di più sbagliato che criticare le diversità. Le differenze culturali sono un’occasione per arricchire il nostro spirito avventuriero. Se penso a un mondo con lo stesso stile di vita, dove si parla la stessa lingua, si mangiano le stesse cose, mi viene da dire: che noia!
Il mondo è bello perché è vario! Buon viaggio a tutti!