Tre lezioni di Aikido gratis aspettano chi si è prenotato domenica 11 gennaio in occasione de “Dopo l’epifania… continua l’armonia!”, un evento che ha riscontrato un vero successo nella biblioteca civica di Leno (Brescia). Vi sono però alcuni posti ancora disponibili e, qualora ti fossi perso l’evento dell’altro giorno (mi auguro per buoni motivi) puoi ancora iscriverti al ciclo di Aikido opendays di cui trovi tutte le informazioni nella locandina qui a fianco.
Basta solo scrivermi, indicando nome/cognome ed età, all’indirizzo mail [email protected] oppure chiamandomi al numero 333-2321647
In queste tre lezioni ti accompagneremo alla scoperta della “via della pace”, partendo dal delicato tema dell’armonia (AI) domani 14 gennaio.
In questo articolo voglio solo riportarti alcuni spunti di cui parleremo e cercheremo di raggiungere, grazie a movimenti e tecniche basilari del Tendoryu Aikido, l’obiettivo “migliorare le relazioni”.
Molti partono dal presupposto che l’Aikido sia un’arte marziale (marziale= appartenente a Marte, il dio della guerra) e quindi non possa essere una strumento, una via della pace. Sembra paradossale ma non lo è affatto, poiché esistono almeno un paio di interpretazioni che giustificano le affermazioni del fondatore (e modestamente anche le mie :-), ad esempio:
- l’aikido non è un’arte marziale, benchè abbia nel Budo le sue radici. Alcune parole del Fondatore (“L’aikido non è né un’arte marziale né una disciplina sportiva”) danno credito a questa interpretazione. Molti praticanti non vogliono considerare l’Aikido in questo modo, ritenendo che ciò faccia perdere la sua marzialità;
- parlando di pace, con la stessa parola si possono intendere quella tra le nazioni, quella sociale e quella individuale: sono tre condizioni che hanno punti di contatto, ma che sono diverse tra loro. La pace interiore è una esperienza soggettiva che può avere motivazioni diverse; ad esempio, potrebbe essere, per qualcuno, la condizione determinata dall’assenza di paura. Quindi, l’Aikido potrebbe concorrere al conseguimento di una pace interiore senza alcun riflesso sulla pace degli altri (fino al punto di poterne costituire una minaccia)
Io credo in parte a entrambe le interpretazioni sopra riportate, però sposo di più l’idea che Morihei Ueshiba indicasse nella relazione con l’altro la via dell’Aikido, come testimoniano alcune sue riflessioni:
Dai il benvenuto ad un avversario che ti viene incontro; saluta un avversario che si ritira.
Mantieni l’equilibrio originale e così il tuo avversario non saprà dove colpire.
In realtà, il tuo avversario non saprà dove colpire perché voi sarete un tutt’uno.
Costruire condizioni di pace con l’altro (con gli altri) significa mantenere relazioni soddisfacenti, evitando e/o risolvendo gli inevitabili conflitti che le relazioni portano con sé. Ecco quindi che se l’Aikido fosse in grado di formare persone capaci di gestire e risolvere i conflitti quotidiani, ricostruendo l’armonia nelle relazioni, sarebbe proprio il dono all’umanità auspicato dal Fondatore. Nel mio piccolo ci riesco ogni volta, in famiglia come al lavoro, al dojo come nel web. Anch’io innesco contrasti talvolta però riesco sempre a risolvere armonizzando (e spesso migliorando) la relazione con l’altra persona protagonista del “contrasto”. Non ho nemici da un po’ di tempo e credo proprio che l’Aikido mi sia servito molto a vedere la vita sotto questa “pacifica” prospettiva. Auguro a tutti i miei allievi presenti e futuri che un giorno possano avere la stessa capacità di relazionarsi, allenandosi con le tecniche ma soprattutto con lo spirito fortemente trasmessoci da O’ Sensei.
Abbiamo poi la fortuna, seguendo la scuola Tendoryu del Maestro Shimizu, di ricevere direttamente dalla bocca e dalle mani del diretto allievo del fondatore, gli insegnamenti da esso svelati.
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Nato e residente a Leno (BS) studio e pratico arti marziali dal 1994. Ho iniziato col Karate ma dopo aver insegnato per alcuni anni e ottenuto la cintura nera 3° dan ho dovuto abbandonare a causa di problemi fisici e non solo... Ho intrapreso la pratica dell'Aikido nel 2003 per stare meglio con il corpo e dopo aver superato l'esame di 2° dan ho avviato l'insegnamento nella Bushidokai ShinGiTai, associazione che ho fondato nel 2009 in qualità di Presidente.
Dopo aver ricevuto il 1° livello Reiki nel 2005 ho iniziato a praticare Tai Chi, Iaido (ora cintura nera) e meditazione (Zen è la mia preferita), applicando con successo l'energia vitale in qualsiasi attività lavorativa (geometra è il mio impiego principale) e relazionale (sono felicemente sposato e padre di due splendide bimbe).
Ho scritto il libro "105 modi per conoscere l'Oriente" e una trilogia di ebook sul benessere con la Bruno editore.
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