Il vecchio passaporto ANNULLATO
Il più è fatto e in realtà non so neppure perché. Dopo tanti anni di latitanza anche per me è arrivato il momento di compiere un passo in avanti verso la legalità.
Tutto ha avuto inizio con la necessità di avere un passaporto nuovo. In quasi 5 anni qui a Bangkok, fra visti, rinnovi e timbri, ho esaurito le pagine del passaporto. Ovviamente la normativa italiana non consente l’aggiunta di pagine al passaporto. Ma come si fa se durante il soggiorno all’estero si smarrisce il passaporto o se viene rubato o si finiscono le pagine? Io fino a qualche mese fa non mi ero mai posto il problema. Poi però mi sono reso conto che se non avessi avuto un nuovo passaporto non avrei saputo dove far mettere il nuovo permesso di soggiorno qui in Thailandia. In rete ho trovato le notizie più disparate a tal proposito e confesso che stavo entrando in crisi visto che si preannunciava un soggiorno forzato e prolungato in Italia.
Potrebbe essere utile sapere che in caso di furto o smarrimento del passaporto è possibile richiedere il rilascio del “documento di viaggio di emergenza ETD - Emergency Travel Document”. Basta recarsi presso l’ufficio consolare che provvederà a rilasciare un documento di viaggio valido per il solo rientro in Italia o nel paese di stabile residenza. Si devono portare:
- 2 foto tessere a colori di 4-4,5 cm di altezza e 3,2-3,5 cm di larghezza;
- la denuncia di furto o smarrimento rilasciata dalle Autorità di Polizia locali;
- il biglietto aereo di rientro in Italia o nel Paese di residenza;
- la fotocopia del passaporto o di un altro documento di riconoscimento (ogni bravo viaggiatore sa che dovrebbe avere una copia di questi documenti salvata in un archivio virtuale accessibile via internet);
- una cifra variabile a seconda del cambio pari a circa 2 €;
- per residenti stabili in un paese diverso dall’Italia anche un documento che lo dimostri.
Una volta rilasciato l’ETD si deve andare all’ufficio Immigrazione dove verranno effettuati i controlli sull’effettivo soggiorno nel paese e viene apposto sul documento di viaggio d’emergenza il timbro con la data di ingresso.
Timbro dell’Ambasciata sul nuovo passaporto
Le cose si complicano qualora non si debba rientrare in Italia (tipo viaggi lunghi con più tappe) e si debba quindi avere un nuovo passaporto. La buona notizia è che è possibile ottenere un passaporto anche in Ambasciata. La cattiva notizia è che, se non si è iscritti all’AIRE, ci possono volere tempi lunghissimi. Nel mio caso ci sono voluti 2 mesi! Presentata la domanda per il passaporto nuovo, l’Ambasciata la inoltra alla Questura di competenza del territorio dove siamo residenti in Italia. Questa effettuerà, con i tempi più consoni alle LORO (non nostre) esigenze, i dovuti controlli soprattutto per il casellario giudiziario. Se tutto è a posto verrà data comunicazione all’Ambasciata che possono procedere. Questi ci ricontattano e fissano un appuntamento per disbrigare le procedure pratiche di rilascio del passaporto (tempi anche qui piuttosto lunghi vista la carenza di personale in molte delle Ambasciate, compresa quella di Bangkok). Una volta arrivato il giorno dell’appuntamento il gioco è fatto: prese le impronte digitali e pagati i 40,29 € di imposta, basta solo aspettare che il passaporto venga stampato.
Se fossi stato iscritto all’AIRE i tempi sarebbero stati decisamente più brevi. Secondo la Legge n. 470 del 27 Ottobre 1988 tutti i cittadini italiani che prevedono di risiedere all’estero per estero per un periodo di tempo superiore ai dodici mesi devono in effetti esseri registrati all’AIRE. In questo modo i documenti e le informazioni indispensabili per il rilascio del nuovo passaporto sarebbero state già in Ambasciata e sarebbe stato sufficiente fissare un unico appuntamento per avere in un solo giorno il passaporto fresco di stampa.
Ma questo non è l’unico vantaggio: i cittadini residenti all’estero e regolarmente iscritti all´AIRE hanno il diritto di votare per tutte le consultazioni elettorali e referendarie che si svolgono in Italia!
Sinceramente altri vantaggi non ne vedo se non il fatto che il mio medico di famiglia smetterà di ricevere soldi per l’assistenza sanitaria non prestata nei miei confronti.
Se cercate altre notizie sull’Ambasciata Italiana a Bangkok le potete trovare nel post di 2 mesi fa
Ambasciata Italiana a Bangkok.Se un uomo è gentile con uno straniero, mostra d’essere cittadino del mondo, e il cuor suo non è un’isola, staccata dalle altre, ma un continente che le riunisce.
Francesco Bacone
Tags: Ambasciata, ambasciata italiana, ambasciatad'italia, Bangkok, visto, visti,