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Airgun: minaccia concreta per i nostri mari

Creato il 14 luglio 2015 da Allocco @allocco_info

L'ultimo decreto del governo italiano sugli ecoreati ha concesso a petrolieri ed industriali dalle insane e lucrose aspirazioni di continuare ad utilizzare la tecnica dell' airgun nelle prospezioni geofisiche per la ricerca di gas e petrolio. Questa tecnica era stata impiegata agli inizi del 1960 per indagini sismiche e nel 1970 fu brevettata dalla Bolt Technology Inc per la sua versatilità. Negli anni successivi sono stati fatti progressi non indifferenti per perfezionarla e potenziarla. Principalmente, l'airgun fa uso di un attrezzatura capace di rilasciare una bolla di aria ad alta pressione al di sotto del fondale marino, che genera una sorgente di energia attraverso onde d'acqua ed acustiche. La pressione indotta nella bolla di aria è molto più elevata rispetto alla normale pressione idrostatica dell'acqua circostante e l'effetto è quello di un onda d'urto che si espande rapidamente nel mezzo circostante. L'espansione della bolla di aria è poi seguita da una compressione, durante la quale la pressione risulta essere minore di quella idrostatica. Queste continue variazioni di pressione influenzano la vita degli organismi animali e vegetali che vivono nel mare e contribuiscono a modificare le comunità che vi abitano. L'impatto ambientale è dunque evidente e sarebbe un ingiustizia continuare a permetterlo.

Purtroppo, ancora una volta alla decisione politica è mancato il coraggio a la determinazione per opporsi allo strapotere dei ricchi petrolieri. Quando sono stati ritrovati dei capodogli spiaggiati a Vasto, in provincia di Chieti molti ambientalisti hanno puntato il dito contro le attività petrolifere dell'Adriatico. Il governo è rimasto sordo agli appelli lanciati da associazioni come Legambiente e Libera e di fatto ha tutelato gli interessi delle compagnie petrolifere che intendono ricercare petrolio e gas nei nostri mari e che si ritroveranno a pagare le royalties più basse al mondo, con la creazione di pochissimi posti di lavoro. Greenpeace in una lettera al Presidente degli Stati Uniti, per scongiurare un'apertura delle coste orientali americane alle prospezioni petrolifere ha ribadito la pericolosità dell'impiego della tecnica dell'airgun. Attraverso le ripetute e forti esplosioni causate dalle onde d'urto della bolla d'aria si possono alterare i cicli di vitali di animali marini, come le balenottere azzurre. Le prospezioni per la ricerca di gas e petrolio che fanno uso di questa tecnica infatti sono in grado di modificare attività essenziali di questi cetacei come l'alimentazione, la riproduzione, causando anche stress comportamentale e aumentando il rischio che i cuccioli si separino dalle loro madri. Inoltre, un aspetto forse poco considerato riguarda il fatto che a causa dell'airgun molte specie ittiche commercialmente interessanti tendono ad allontanarsi dalle zone in cui abitualmente vivono, provocando un danno economico a chi sfrutta la pesca come una risorsa finanziaria. Anche fra gli invertebrati come i molluschi bivalvi sono state registrate interferenze con lo sviluppo embrionale e larvale e gli esempi potrebbero continuare ...


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