Ieri una ricetta oggi cinque.
Ieri in due oggi in otto.
Ieri una bottiglia di birra oggi nove bottiglie di vino.
Ieri alle undici finiamo oggi alle quattro ci salutiamo.
M, A, D, P, E, T, W ed io. Dopo cena ci raggiunge anche F.
A, D e M non hanno ancora assaggiato i piatti del Talismano.
Ogni invitato arriva solo e alcuni a sorpresa si conoscono già.
Amici che non si vedono da anni e si rincontrano, vecchie amiche che non hanno mai smesso di vedersi e negli anni sono riuscite a far evolvere il loro rapporto, nuovi amici che è un piacere averli conosciuti.
Blablablà… Blablablà… All’inizio della cena tutti chiacchierano con tutti con incroci di conversazioni e parole che si accavallano, sovrapposizioni vocali ai limiti dell’inestricabile… Blalabblà… Labalbblà… Allabblà… e pensare che siamo ancora più che sobri.
I piatti di questa sera sono lunghi e laboriosi, inizio a cucinare alle 15 e alle 21 non ho ancora finito.
I convitati e il sapore di ogni portata però sono così deliziosi che ne vale la pena.
Per 8 persone
Salsicce di Vienna bollite
Salsicce di Vienna 6
rafano
Morale delle Salsicce di Vienna bollite: per questa ricetta devo innanzitutto ringraziare D e M che dalla Germania mi portano una ricca scorta di salsicce di Vienna – altro modo per chiamare i würstel – di qualità sopraffina.
Questa sera va in scena il maiale e contravvenendo alla regola lo assaggio. Sono così buoni e teneri che uno tira l’altro, con il rafano grattugiato poi che fa lacrimare gli occhi sono una vera goduria.
Funghi fritti ripieni
Porcini 4
carne trita di vitello tanta quanta un’arancia
besciamella densa 1 cucchiaio
parmigiano grattugiato 1 cucchiaio
prezzemolo 1 ciuffo
burro
farina
uova 2
pane grattugiato
Morale dei Funghi fritti ripieni: ed eccoci al trionfo del’”a-parte parte prima”. Stacca le cappelle dai gambi, cuoci i gambi a tocchetti e mettili da parte. Fai un cucchiaio di besciamella e mettila da parte. Cuoci la trita e mettila da parte. Unisci tutti gli ingredienti, accoppia e le cappelle a due a due e farciscile con il composto preparato, tagliale a metà – Ada per 6 persone frigge 24 porcini, io opto per la moltiplicazione dei funghi – e passale in farina-uovo-pane grattugiato- uovo- pane grattugiato e friggile in olio ben caldo.
Che profumo meraviglioso, come al solito non potendoli assaggiare mi trasformo nel cane di Pavlov.
Ravioli alla genovese
Farina 500 g
uova 2
carne trita 500 g
salsiccia da Bra 2 spanne
pomodori 2 kg
borragine cotta quanto una grossa arancia
scarola cotta quanto una grossa arancia
cipolla
aglio
rosmarino
vino rosso
parmigiano
burro
latte cagliato 2 cucchiai
zucchero
sale
Morale dei Ravioli alla genovese: se i Funghi fritti ripieni rappresentano il trionfo del “a-parte parte prima” i Ravioli alla genovese incarnano il trionfo del “a-parte parte seconda”. Il sugo da far sobbollire lentamente per più di due ore, la borragine e la scarola da sbollentare, il latte da cagliare, la salsiccia da soffriggere, le verdure da insaporire, la pasta con farina-acqua-uova da tirare… ed ecco che tra una miriade di padelle, pentole, vassoi e cucchiai “seguendo le nostre indicazioni, avete pronto il ripieno e la pasta”.
Ada nella ricetta originale usa per il sugo il grasso di rognone – che sinceramente non so dove trovare, e forse non voglio neppure saperlo – e aggiunge al ripieno anche 100 g di animelle e un cervello di abbacchio – che se trovassi forse aggiungerei, forse – . Per compensare queste mancanze seguo alla lettera e con gran cura la ricetta per preparare il latte cagliato: “Niente ricotta!” scrive nella ricetta, per cui mi adeguo. Ci tiene anche in particolar modo alla scarola “Niente spinaci!”, per cui sottostò al dictat.
Beh però, che bontà.
Lombatine di maiale con salsa aromatica
Lombatine di maiale 7
carote gialle 2
sedano 4 costole
cipolla
limone
conserva di pomodoro 2 cucchiai
vino rosso asciutto 1 bicchiere
prezzemolo
alloro
farina 3 cucchiai
burro 80 g
olio 5 cucchiai
pepe
sale
Morale delle Lombatine di maiale con salsa aromatica: il trionfo del “a-parte parte terza”. Lascia a marinare le lombatine per due ore e più, stufa una dadolata di sedano, cipolla, carota e buccia di mezzo limone, rosola le lombatine infarinate poi mettile da parte, fai evaporare nella padella il vino, cuoci la conserva, riaggiungi le lombatine, copri la teglia e fai cuocere a fuoco basso basso per una mezz’oretta, aggiungi gli erbaggi stufati a parte, fai insaporire finalmente tutto assieme e via in tavola. Contravvenendo nuovamente alla regola preparo per me e W una lombatina in due da assaggio. Tenera e saporita con quel lieve aroma di limone… vi suggerisco di provarle.
Granita di fragole
Fragole 350 g
zucchero 250 g
acqua 350 g
Morale della Granita di fragole: con buona pace di Ada e dei suoi trucchi per fare il gelato in frigo ho ancora a mia disposizione la gelatiera di D e M e la sfrutto. La granita è proprio quel che ci voleva per chiudere questo pranzo luculliano. Sì lo so, la granita è in parte un’altra ricetta, la frutta va spremuta e si usa solo il succo, il mio è un sorbetto. Ada però la ricetta del sorbetto non la prevede per cui il dolce di questa sera è frutto di un patteggiamento. Fresco e molto profumato – le fragole sono quelle di Pecetto – con la parigina fogliolina verde che decora chiude in rosa la cena.
P.S. D e M che mi portano i würstel dalla Germania non sono gli stessi D e M che mi prestano la gelatiera.
Per questa sera in ogni caso i D e M si rivelano indispensabili! Grazie.