Il ddl sulle intercettazione, che marcia agguerrito verso l’approvazione come un cingolato, contiene una norma poco nota ma non meno scandalosa degli altri emendamenti presentati: se un pubblico ministero chiede l’intercettazione di un sacerdote o di un vescovo, deve ufficialmente informare le autorità ecclesiastiche! Tale norma non è semplicemente anticostituzionale, lo è per tre volte; da una parte discrimina davanti alla legge i cittadini (in barba all’Articolo 3* della Costituzione), dall’altra discrimina tra loro le confessioni religiose (Articolo 8*), infatti si parla esplicitamente di Chiesa Cattolica, mentre se ad essere intercettato è un Imam? Infine si tratta di una chiara interazione tra Stato e Chiesa, non certo prevista dai Patti Lateranensi (Articolo 7*). Una figura di merda per qualsiasi legislatore, ma non per loro. E quando la Corte Costituzionale boccerà questa legge, loro si guarderanno attorno increduli e con gli occhi sgranati e le mani aperte, come un calciatore che prende un cartellino rosso per aver rotto la tibia all’avversario, ma intanto la legge avrà fatto i danni previsti, intanto la tibia sarà rotta. Ma la cosa che mi tormenta di più è il movente di questa norma; perché il governo sta facendo questo regalo alle anime nere del Vaticano? Si tratta di riconoscenza per un favore già avuto, o è un mazzo di rose per ricucire lo strappo del caso Boffo? Nel frattempo voglio ringraziare Serena, Mario, Lucia, Renato, Veronica, Federico ect… me la prendo sempre con quelli che stanno al governo, ma ogni tanto bisogna ricordare, e dare merito, a chi questa gente l’ha votata non una volta, ma due, tre volte e così via, e tra loro ci sarà sicuramente un Mario, una Serena, un Renato ect. Grazie, grazie di cuore.
*Articolo 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Articolo 7: “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale”. Articolo 8: “Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge” – Costituzione Italiana, Principi Fondamentali