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Al Primo Levi è tutto pronto per il lancio del 1° Liceo Sportivo di Torino e Provincia

Creato il 17 dicembre 2013 da Sportduepuntozero

Memorial Primo NebioloRivoluzione copernicana o quasi nel rapporto da sempre molto difficile tra istruzione e sport. E’ quanto dovrebbe, il condizionale è d’obbligo perché saranno solo i fatti a dirci quanto i nuovi principi troveranno applicazione e in quali dimensioni, succedere in Italia dal prossimo anno scolastico 2014-2015. Abbiamo visitato un Istituto campione, il Primo Levi di Torino, da sempre all’avanguardia per poliedricità d’offerta, dai contenuti tecnici a quelli scientifici che, sempre rimanendo ai fatti, è uno dei tre individuati ad oggi in Piemonte per dar vita al Liceo Scientifico Sportivo (gli altri due ad Ulzio ed Ivrea). Un percorso guidato in compagnia del Preside dell’Istituto, la Professoressa con Laurea di Pedagogia Anna Rosaria Toma: “Siamo orgogliosi di questa nuova dimensione scolastica che auspichiamo ci possa vedere ben presto protagonisti. L’ufficialità arriverà a fine gennaio 2014 in applicazione delle normative vigenti. Il nuovo indirizzo sportivo che si incardina sull’impianto formativo del Liceo Scientifico tradizionale, è normato dal D.P.R. 52/2013, emanato in applicazione dell’art. 3 comma 2 del D.P.R. 89/10 (Regolamento dei Licei della Riforma Gelmini). Prevede l’approfondimento delle scienze motorie e sportive e di più discipline sportive all’interno di un quadro culturale che in particolare favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri delle scienze matematiche, fisiche e naturali nonché dell’economia e del diritto.

Il monte ore totale è lo stesso del Liceo scientifico tradizionale, ma elimina gli insegnamenti di Latino e  Storia dell’Arte, riduce le ore di Filosofia, potenzia in cambio le Scienze motorie e sportive, le Discipline sportive e introduce il nuovo insegnamento di Diritto ed Economia dello Sport. Si tratta di un modello formativo che introduce nel nostro ordinamento una vera e propria rivoluzione culturale, riconoscendo il valore aggiunto della pratica sportiva nei processi formativi per la costruzione di personalità fondate su valori quali il coraggio, la costanza, il sacrificio, l’impegno, la definizione di traguardi da raggiungere. Con questo corso la scuola italiana si apre finalmente alla valorizzazione di tanti atleti che investono nella pratica sportiva energie e risorse che ora possono finalmente essere riconosciuti. Indicativamente dovrebbero nascere 8 Licei sportivi in Piemonte, uno per provincia, circa 100 in Italia”.

Non mancano punti di criticità del progetto, su tutti quello legato all’allestimento di una sola classe (25-30 allievi) per il lancio del Liceo Sportivo: “Abbiamo ad oggi – prosegue la Preside già più di 200 richieste e contiamo che anche i criteri selettivi ci vengano indicati in modo chiaro e non vengano lasciati all’autonomia degli Istituti”. Intanto il “Primo Levi” è pronto alla nuova sfida, grazie alle sue strutture, agli ampi spazi, ai contatti già intrapresi con molte Federazioni Sportive: “Ampio il parco esterno, capiente e con tribune da circa 200 posti la nostra doppia palestra, alta 8 metri e pertanto in grado di ospitare più discipline sportive ed eventuali manifestazioni. Ed ancora il campo da tennis in esterna, quello da calcetto, da volley e multifunzionale. Stiamo inoltre lavorando – prosegue Anna Rosaria Toma – nella sensibilizzazione del corpo docente circa la nuova tematica sportiva. Personalmente sono motivatissima e credo che si tratti di un’occasione importante per dimostrare quanto siano sinergici il valore dello sport e di una moderna società in grado di recepirne i messaggi, nonché l’affermazione dello stesso valore nella vita, anche in chiave futura e occupazionale”.

La parola d’ordine, ad oggi, è far partire il progetto. Solo così potrà essere testato sul campo, tarato in funzione delle richieste. Solo così darà risposte, crediamo inimmaginabili in termini di gradimento, che da sole colmeranno il gap con molti Paesi europei che da decenni hanno compreso l’importanza di questa speciale integrazione. Spesso lo sportivo, per capacità di impegno, ottimizzazione dei tempi e voglia di sacrificio, è il soggetto eccellente della nostra società. Valorizziamolo. Consideriamo inoltre che ad oggi non esiste ufficialmente nell’istruzione pubblica alcun Liceo Sportivo e quelli che vantano di esserlo, anche in ambito privato, rappresentano solo operazioni sperimentali legate ad un discorso di autonomia didattica degli Istituti. Passando proprio al privato il primato in prospettiva anno scolastico 2014-2015 spetta all’Istituto Sociale, già sede dell’Accademia del Rugby under 17 e degli allenamenti della PMS Basket.

Roberto Bertellino


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