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AL QAEDA HA SCELTO IL SUO SUCCESSORE è SEIF AL-ADEL , EGIZIANO. PER ORA UNA LEADERSHIP A TEMPO-

Creato il 23 maggio 2011 da Madyur

Il successore di Bin Laden , sarebbe l’egiziano Seif al-Adel , capo del ramo operativo dell’organizzazione . Una nomina a tempo , funzionale alla ricostruzione di una catena di comando che non tollera vuoti gerarchici e a sopire ci contrasti afghani.

adel

In particolare con Al Qaeda nella Penisola arabica , composta da sauditi e yemeniti che ritengono centrale la guerra agli empi Saud nella terra del Profeta e ai loro protetti nel Golfo , anziché l’ormai trentennale jihad afghano.

Nomina provvisoria perché i qaedisti ,dopo Abbottabad , non si sono ancora riuniti e trasmettere il carisma al nuovo leader. così gli afghani indicano Adel. Consapevoli di aprire la strada ad un conflitto interno , a causa dell’altro egiziano al Zawahiri. Ma l’ideologo è accusato di aver indotto l’organizzazione a schierarsi sul fronte del jihad mentre non era ancora matura la situazione e privilegiato lo scontro con il Nemico lontano anziché quello vicino , con l’America invece dei paesi islamici suoi protetti.

La scelta di Adel è una mediazione , mirata a mantenere la leadership nella regione dove combattono gli americani. Il suo appartenere alla generazione di mezzo, quello dei cinquantenni, mette poi a tacere i giovani decisi a scalzare i vecchi.

Adel è un compromesso , il suo essere egiziano dunque arabo , viene giocato per rintuzzare le critiche alla supposta deriva asiatica di Al Qaeda. Perché Adel è stato critico con l’11 settembre ; lo ha detto anche allo Sheik Mohammed , la mente dell’Attacco in America. Per il leader pro-tempore di Al Qaeda , quell’operazione, divenuta il mito di Al Qaeda , ha avuto un prezzo troppo alto : la fine del sicuro rifugio in Afghanistan, luogo ideale per far affluire migliaia di militanti , addestrarli e prepararli a una lotta condizionata dalla presenza di armi degli americani.

Seif al Adel è vicino ad Al Jihad , gruppo in cui militava anche Zawahiri , ha combattuto in Afghanistan , è stato in Sudan e poi ha risposto alla chiamata di Zawahiri tornando a Kabul. Dopo il 2001 è fuggito in Iran con l’aiuto del leader radicale Hekmatyar , è stato trattenuto , con altri militanti, dal regime di Teheran che degli uomini di Al Qaeda intendeva fare merce di scambio politico nel caso il confronto con gli Usa fosse precipitato.

In Al Qaeda ha portato le sue conoscenze militari e di intelligence apprese nella carriera di ufficiale nelle forze speciali egiziane , ambiente che sin dai tempi dell’assassinio di Sadt era infiltrato dagli uomini di Al Jihad. E’ accusato di aver partecipato e preparato gli attentati in Kenya e Tanzania.

Se Saif al Adel non sarà ritenuto all’altezza della successione di Bin Laden, per eventuali deficit religiosi e ideologici, il gruppo storico potrebbe sempre far emergere il suo vero candidato . Zawahiri. Bloccando ancora una volta la strada a potenziali leader come lo yemenita Anwar al_Awlaki o Mohammed al Quso.


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