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Al via il lancio della prima collezione mare rochas

Creato il 09 luglio 2012 da Controstilefashion

Sarà presentata in anteprima mondiale a Parigi in occasione del salone Mode City di Parigi (7-9 luglio) e poi a Mare D’Amare Firenze (14-16 luglio) la prima collezione beachwear firmata Rochas, prodotta e distribuita da Tex Zeta Spa, azienda italiana di riferimento nella corsetteria e nella moda mare con i marchi Ritratti Milano, Imec, Swan Original, Franca Von Wunster, Peach Tree e Jaloe. Un progetto alto e ambizioso pensato nell’ottica del rafforzamento e dell’espansione della proposta moda del marchio che ha ripreso forza e vigore definitivamente nel 2003 dopo oltre cinquant’anni di sosta. I corsi e ricorsi storici sembrano infallibili perché riportano oggi in superficie un oggetto di culto, il costume da bagno, che ha stregato negli anni la fantasia e la creatività di Monsieur Rochas. “C’è una nuova generazione – diceva – che vuole avere stile anche al mare” e così nel 1948 nasce il costume-guaina “La Bourrasque”, avveniristico per l’epoca e realizzato con un particolare tessuto in mischia con il Lastex e dall’aspetto simile al cellophane resistente ai raggi UV e all’acqua di mare.


AL VIA IL LANCIO DELLA PRIMA COLLEZIONE MARE ROCHAS
Riportare alla luce, anche nella moda mare, la visione di uno dei più grandi stilisti della storia significa sublimare il rapporto di Monsieur Rochas con la donna, da cui ha saputo distillare i tratti più intimi e autentici. La femminilità allo stato puro con il concetto di “eterno femminino”, la sua voglia di conoscere ed esplorare, l’esaltazione sinfonica delle forme, l’audacia e la determinazione nel quotidiano e infine quello spirito parigino che in tanti hanno provato a rincorrere senza successo. La donna Rochas custodisce e rivela i simboli della Parigi più raffinata, quel modo facile di essere sempre impeccabile e unica. Marcel Rochas fu sempre fedele a un motto: eleganza, semplicità, giovinezza. Il corpo andava liberato dagli ornamenti eccessivi, doveva trasudare libertà. Allungò e ammorbidì le gonne, le disegnò con tasche, promosse i pantaloni a capo ufficiale, non era solo un indumento sportivo, ma un modo casual di vivere con eleganza la quotidianità. Enfatizzò il corsetto e le spalle imbottite, simbolo della femminilità. Era l’Europa di Joyce, di Max Jacob, di Picasso e di Stravinskij, si ballava il charleston, cantavano le Dolly Sisters, si esibiva Mistinguette. Erano tutte in fila da Rochas: Joan Crawford, Jean Harlow, Marlene Dietrich, Carole Lombard, Katharine Hepburn, Gloria Swanson e Mae West. Fu quest’ultima, convinta che «tra due peccati scelgo quello che non ho ancora provato», a dargli l’idea della guêpière di pizzo nero. «Bisogna respirare una donna, prima di guardarla», diceva. Sapeva che l’attesa è piena di desiderio e di sorpresa. Il passaggio di un corpo femminile doveva suggerire sensualità e mistero, e anche un tocco di sofisticatezza. 

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