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Al via il summit della Sco. E la Russia incassa il placet di Iran e Cina sulla Siria

Creato il 13 settembre 2013 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

scodi Giacomo Dolzani

È stato aperto oggi nella città di Bishkek, capitale del Kirghizistan, il tredicesimo summit annuale della Shanghai Cooperation Organization (Sco), l’organizzazione che ha la funzione di promuovere decisioni condivise in campo economico, politico e militare tra i paesi membri e che ad oggi riunisce 11 nazioni dell’area centro asiatica più tre stati osservatori.
Fondato il 14 giugno 2001 da Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan dopo l’entrata di quest’ultimo nel gruppo chiamato precedentemente Shanghai Five, ad oggi riunisce i capi di stato di Afghanistan, India, Iran, Mongolia e Pakistan oltre a quelli dei sei paesi fondatori ed i leader di Bielorussia, Sri Lanka e Turchia in qualità di paesi osservatori.
Diversi sono stati gli argomenti di discussione: la crisi economica globale ed il traffico internazionale di droga che parecchio interessa i paesi dell’Asia centrale e principalmente l’Afghanistan, tra i principali produttori di oppio al mondo, e la Russia, in cui il diffuso consumo di stupefacenti si sta rivelando un problema sempre più serio; all’ordine del giorno anche l’ipotesi di ampliamento dell’organizzazione ad altri stati, ma i due temi che in questa edizione hanno tenuto banco sono stati la questione del nucleare in Iran e, soprattutto, la preoccupante situazione del conflitto siriano.
Proprio riguardo a questo argomento il presidente russo, Vladimir Putin, ha oggi incassato l’appoggio di Iran e Cina alla sua linea per la risoluzione della crisi siriana con lo smantellamento, sotto la supervisione della comunità internazionale, degli arsenali chimici di Damasco; il presidente cinese Xi Jinping ha infatti elogiato il piano proposto da Mosca come una valida soluzione per ristabilire la pace nell’area.
Con l’appoggio fornito alla Russia, a cui si è aggiunto l’invito del presidente iraniano Rohani a Putin per una visita a Teheran, invito tra l’altro accettato, l’Iran cerca con questo vertice di garantirsi l’appoggio di due potenze come Mosca e Pechino per ottenere l’abolizione, o almeno un alleggerimento, delle sanzioni economiche che gravano sul suo paese, oltre che nel tentativo di vedere riconosciuto il diritto di Teheran a proseguire con il suo programma di sviluppo del nucleare a scopi civili.

da Notizie Geopolitiche



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