Ha vinto il premio César per il miglior film straniero, ottenuto una candidatura all’Oscar e riconoscimenti al festival di Berlino e al TribecaFilmFest, e ora, dall’8 maggio Alabama Monroe arriva nei cinema italiani.
Il film drammatico del regista belga Felix Van Groeningen racconta la storia di un grande amore e di come la sofferenza possa spezzare per sempre un legame apparentemente indissolubile. Protagonisti sono una tatuatrice bionda piena di vita (interpretata da Veerle Baetens, premiata come miglior attrice agli European Film Awards), e un musicista di bluegrass che sogna l’America ma vive da neohippy nella campagna belga (Johan Heldenbergh): l’incontro passionale tra i due si trasforma in una vita familiare gioiosa e fuori dagli schemi, fino a quando la figlia della coppia muore di tumore a 6 anni.
Attraverso un racconto non cronologico il regista mostra le trasformazioni dei personaggi di fronte al dolore, le diverse modalità dell’elaborazione del lutto, le visioni della vita che divergono di fronte alla sofferenza.
Insomma, si tratta di un’altra buona occasione di portarsi dietro anche i figli di 6 anni per quegli stronzi con i quali mi trovo sempre immancabilmente in sala. Perchè dove c’è un film drammatico non adatto ai minori c’è sempre una coppia di imbecilli con figli.
Andrea Spiga