Fidanzata con il dj Nico (Davide Rossi), che gestisce un sito di video erotici, Chiara (Laura Gigante) è quella che sembrerebbe una brava liceale come tante, ma che, in realtà, fa frequente uso di droghe ed è pressoché priva di inibizioni; e la sua vita cambia nel momento in cui, nel magazzino del negozio di suo zio, trova nascosti duecento chili di cocaina, sulle cui tracce si è messo anche il corrotto ispettore Castri (Raz Degan).
Questa, in sintesi, è la trama su cui Stefano Salvati – regista nel 1998 di quel Jolly blu che vide protagonista Max Pezzali – costruisce il suo Albakiara-Il film, nato per raccontare l’altra faccia dell’universo giovanilistico italiano tutto rose e fiori a cui ci ha abituati Federico Moccia.
Con il supporto del giallista Carlo Lucarelli in fase di sceneggiatura, infatti, Salvati tenta di immergere un soggetto da film per ragazzi in un contesto thriller poliziesco, maggiormente rivolto agli spettatori adulti (non a caso, il film è vietato ai minori di quattordici anni).
Anche se, tra eccesso di virtuosismi da videoclip (universo da cui il regista proviene) ed assurde sequenze come quella in cui assistiamo ad una vera e propria fila davanti alla discoteca per avere una fellatio, il clima di denuncia emerge poco ed a salvarsi sono soprattutto i pochissimi momenti che sfiorano l’horror alla Hostel, girati con taglio internazionale ed in maniera tutt’altro che disprezzabile.
Con trailer, spot e galleria fotografica nella sezione extra, è Dolmen Home Video a distribuirlo in dvd.
E la stessa Dolmen include nel proprio catalogo Ti stramo, il cui sottotitolo recita Ho voglia di un’ultima notte da manuale prima di tre baci sopra il cielo.
Chiaro, quindi, che l’esordio registico di Pino insegno, affiancato dietro la macchina da presa da Gianluca Sodaro, autore del film western Cuore scatenato (2003), si proponga nelle vesti di parodia del succitato universo mocciano.
Ma non solo, perché la protagonista Bambi (Carlotta Tesconi), bruttina che viene trasformata in sexy girl per avere una tormentata storia con il bello e maledetto Stramarcio detto Stram (Marco Rulli), si rifà evidentemente alla Cristiana Capotondi di Come tu mi vuoi (2007) di Volfango De Biasi.
D’altra parte, con un cast di giovani e bravi attori comprendente anche la Emanuela Aurizi di Febbre da cavallo-La mandrakata (2002) e lo Stefano Pinto di Tutta la vita davanti (2008), è un po’ tutto il cinema romantico tricolore d’inizio terzo millennio (soprattutto quello indirizzato ai teen-ager) ad essere preso di mira, dal brizziano Notte prima degli esami (2006) a Melissa P. (2005), passando per Manuale d’amore 2 (Capitoli successivi) (2007).
Mentre, con camei di veterani quali Corinne Clery, Franco Nero e Massimo Vanni, si ride a sufficienza, rapiti da una comicità che sembra porsi a metà strada tra quella della Premiata Ditta (Francesca Draghetti co-sceneggia e Roberto Ciufoli fa un’apparizione) e quella più demenziale della ZAZ di Top secret! (1984).
Con interviste, gallerie fotografiche, sei spot televisivi, backstage di 34 minuti e il videoclip Sulla mia pelle quali contenuti speciali.
Francesco Lomuscio