Magazine Cultura
Il nostro angolo del Natale è fatto da un presepe in pasta al mais, realizzato qualche anno fa e visibile qui con tutte le istruzioni, una raccolta di beni di prima di necessità da consegnare al Centro d'ascolto del quartiere, che nei giorni prima delle feste lo distribuirà a chi ha bisogno e un albero di Natale. In tempi di vacche grasse il comune acquistava un bell'albero dal vivaio e ne portava uno in ciascun plesso scolastico. L'albero sostava poi alcuni mesi in giardino e finiva con il morire. Ora il comune manda gli operai nel bosco e fa tagliare un ramo di pino, il risultato è un ramo sghimbescio, con poche foglie che non si può addobbare e che per il secondo anno consecutivo resterà lì a morire solitario. Meglio sarebbe stato acquistare in via definitiva un albero finto, e non far torto agli alberi veri, perchè si sa nelle scuole finisce che nessuno se ne occupa.
Ecco perché ci siamo innamorate di questo albero, tutto all'insegna del riciclo, per il quale occorre:
- una grossa sagoma di cartone spesso a forma di albero;
- addobbi di qualsiasi tipo, anche danneggiati, scheggiati, ormai abbandonati: fiocchi, cuori, stelle, animali del presepio, foglie dorate, fiori... (se si realizza a scuola è sufficiente far portare a ciascun bambino un addobbo che non serve più, che altrimenti andrebbe gettato).
- colla a caldo.
L'unico accorgimento vero di questa realizzazione è che gli oggetti vanno incollati in ordine, va quindi creata una geometria, ci si può aiutare segnando i punti dove incollare o utilizzando una riga. In cima si può posizionare un fiocco, una grossa stella, poi procedere in bell'ordine con il resto degli oggetti.
Ed ecco qui la nostra realizzazione:
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