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Alberto di Monaco e Charlene presto sposi

Creato il 23 giugno 2010 da Marinam

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Insomma un matrimonio tira l’altro. Stamattina (mercoledì 23 giugno) da Monaco è arrivato l’annuncio che Sua Altezza Serenissima il principe Alberto II porterà all’altare la fidanzata storica Charlene Wittstock. Era ora ci sarebbe da dire. I due sono apparsi insieme la prima volta sotto la neve di Torino, durante le Olimpiadi invernali del 2006, poi hanno continuato a frequentarsi fra alti e bassi, mentre lui nel frattempo riconosceva un paio di figli naturali. La presenza della coppia al matrimonio di Victoria e Daniel a Stoccolma, nello scorso week end, aveva scatenato le ipotesi e fatto capire che ormai i tempi potevano essere maturi, anche perché se Charlene ha 32 anni, il figlio della indimenticata Grace Kelly ha toccato le 52 primavere. Il principe di Monaco, in una intervista apparsa sul quotidiano Nice Matin, ha precisato che le nozze si svolgeranno nel corso dell’estate 2011. Non si registrano, al momento, commenti delle due sorelle dello sposo. Non trovate che lei assomigli in modo impressionante a Grace? Dimenticavo adesso gli osservatori di cose reali sostengono che non essendoci due senza tre, a breve arriverà una piacevole sorpresa anche da Londra…

ps questa sopra è la foto ufficiale, diffusa dal Palazzo, e non dite che lui non è carino!

una selezione di foto degli ultimi quattro anni la trovate qua e qui sotto l’anello di Repossi.

anello

Ecco la foto intera dei neo fidanzati. L’abito di Armani è stupendo e lei con il fisico perfetto che le hanno dato la mamma ed il nuoto, lo porta divinamente. Sul sito belga N&R i commenti vanno alla grande e i lettori dicono un po’ di tutto. C’è chi sostiene che è solo una finzione, un gioco, che non si sposeranno mai, che lei non è felice, che lui ha l’aria poco interessata, che Carolina è “verde di rabbia”, insomma ne avremo di cose da dire per un annetto. Il 12 luglio France 2 manderà in onda un documentario su Alberto II realizzato da un famosissimo giornalista (e scrittore) d’oltralpe Patrick Poivre d’Arvor. Speriamo che poi si possa trovare anche on line.

Copyright foto Reuters e Nice Matin

FotoAl

Come ho già avuto modo di spiegare questo era ed è un blog che si è vestito un po’ meglio ed ora è quasi un sito, ma resta uno spazio molto personale, perciò vorrei rendervi partecipi di alcune considerazioni. Nello specifico sul karma della sottoscritta e su come questo si riesce ad innestare in modo sempre un po’ irrequieto con i matrimoni reali.

A me i royal wedding sono sempre piaciuti moltissimo, il primo di cui mi ricordo foto e commenti è quello della nipote di Franco che nel 1972 sposa Alfonso di Borbone, cugino e forse possibile concorrente di Juan Carlos nella corsa al trono di Spagna. Come dimenticare nel 1973 le nozze della principessa Anna d’Inghilterra, ho ancora i ritagli di giornale (persino Stop e Novella 2000, all’epoca very trash che se i miei genitori se ne fossero accorti rischiavo grosso) e poi a seguire Carolina di Monaco e molti altri. Nel 1981 ovviamente ero in prima fila davanti alla tv di casa (ancora in bianco e nero, dalle mie parti non si va dietro alle novità della tecnologia) per il matrimonio del secolo. Ho una grossa scatola (Ikea ovvio) piena di vecchi giornali con in copertina Carlo e Diana, li ho riordinati di recente chiedendomi se, nell’epoca del digitale, ha senso tenere da parte tutta ‘sta carta polverosa. La risposta è stata si.

Insomma io i royal wedding li aspetto con una certa ansia, specie quelli di personaggi a cui sono particolarmente affezionata o mi hanno fatto tribolare fra fidanzate non idonee e mamme scontente della ragazza di turno. Felipe di Borbone y Grecia, principe delle Asturie, erede del mio amato Juan Carlos, nonché rampollo prediletto e luce dei suoi occhi della regina Sofia, era ovviamente uno di questi.

E il fatto che il giovanotto ci abbia messo un po’ a trovare l’eletta (e già che c’era magari se ci metteva di più era meglio) ha fatto crescere l’emozione. Insomma niente e nessuno avrebbero potuto schiodarmi dal divano sabato 22 maggio 2004. Tranne un ordine superiore. Da due mesi avevo un lavoro nuovo e prestigioso e il mio capo, il Presidente della Provincia di Ancona, ha deciso altrimenti. Ha deciso che quel sabato, dalla mattina alla sera, saremmo andati in tourné, insieme all’ambasciatore Balboni Acqua, in alcuni ridenti paesini dell’entroterra. Tipo Serra San Quirico, Staffolo, Castelbellino. Ovunque incontri istituzionali, sindaci in fascia tricolore, aperitivi, merendine, pranzi, Verdicchio a damigiane, discorsi, uno strazio infinito. E io, impassibile responsabile dell’ufficio stampa del Presidente, lì sui carboni ardenti (e su tacchi troppo alti) al pensiero della boda real che si stava svolgendo senza la mia presenza. Avevo sguinzagliato amici e fidanzato per riuscire ad avere registrazioni incrociate dei vari canali, ma la sensazione era quella di una finale dei Mondiali in differita. Mi viene ancora da piangere al pensiero.  

Per fortuna il royal wedding celebrato a Copenhagen due settimane prima era stato blindato da una mia inattesa varicella (si da grande, si è stato tremendo). In isolamento già quindici giorni ho brindato con un cuba libre a Frederick e Mary e un enorme uovo di cioccolata foderato con nocciole mi permesso di sopportare i commenti della Parietti Alba, improbabile ed inutile ospite d’onore di una trasmissione televisiva sulle nozze. Purtroppo all’epoca non avevo l’adsl e non ho potuto prescindere dalla tivì per la diretta degli sponsali, ma vi assicuro è stato moooolto meglio il commento in svedese.

Stavolta ero pronta a tutto, connessione veloce su cavo, connessione con chiavetta, due pc accesi, ricerca delle trasmissioni on line, sito da aggiornare in tempo reale, insomma il royal wedding nell’epoca 2.0. Poi ci si è messo di mezzo il karma e mia mamma diabetica non grave ma diabetica, dopo vari giorni di pillole dimenticate, si è fatta una overdose di cioccolata e gelati alle creme, così perché le andava.

Vi lascio immaginare le conseguenze dell’insano gesto. Adesso sta al reparto diabetologia dell’ospedale Inrca di Ancona e va decisamente meglio, ma lo scorso fine settimana è stato tragico.

Ecco perché sabato ero un po’ distratta e perché oggi mi sono persa la diretta dell’annuncio da Monaco. Che dite, smetto di aspettare i matrimoni reali?


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