Albini in vendita

 

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   Domenica, all’hotel Serena, ho visto un’incredibile quantità di ‘zungu. Aiuto, ho pensato, l’invasione degli extraterrestri. Poi ho guardato meglio e ho capito che quegli ‘zungu erano neri, ma uno scherzo della natura li  aveva trasformati in bianchi. In poche parole, erano albini.

   Avevo giusto letto un articolo sul Telegraph, un giornale di Kampala, nel quale si diceva che in Uganda si sono registrati nell’ultimo anno 57 omicidi di albini. Lo scopo? Rivendere i corpi a 2000 dollari il pezzo per stregoneria. Infatti sembra che i pezzi di albino abbiano ineguagliate proprietà taumaturgiche. Ho fatto una piccola inchiesta e mi hanno indirizzato verso una graziosa signora indiscutibilmente nera che rispondeva al nome di Clementine Ndusabejambo. La vedete qui sotto. __________________________________________________________________________

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   La conoscevo di fama come la regista di Lyiza, la storia di una giovane studentessa alle prese con i ricordi del genocidio. Clementine mi ha detto che ha fondato l’associazione Black and White Initiative for Peace, della quale quel giorno si teneva la riunione all’hotel Serena. Infatti ha preso la parola il presidente degli albini rwandesi, Theodore Theo Iraduha (lo vedete nella foto sotto il titolo), ha proclamato: “E’ un grande piacere lanciare la Black and White Initiative. Sono felice che la gente sia venuta a sostenerci. Noi albini siamo gente normale, proprio come voi. Godiamo come voi, amiamo come voi, soffriamo come voi...” Poi ha parlato una studentessa albina. “Io sono albina ma mi sento normale come voi. Sto completando un corso di contabilità e finanza, sono la prima della classe e posso dare un grande contributo al mio paese. Perché, vedete, noi albini siamo come voi. Godiamo come noi, amiamo come voi, soffriamo come voi...”

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   A questo punto mi sono rivolto a Clementine. “Scusa, ma la vostra campagna è completamente sballata”, ho detto. Lei ha spalancato gli occhi. “Eh?” “Ma sí, gli assassini se ne infischiano del fatto che gli albini siano come noi, amino come noi e soffrano come noi. A loro interessa solamente il fatto che si possono rivendere a 2000 dollari il pezzo. 100 pezzi fanno 200.000 dollari che sono una somma notevole anche negli USA, figurati nelle regioni più povere dell’Uganda e della Tanzania.” “Allora dovremmo lasciar perdere la Black and White Initiative?” ha detto lei, rizzando subito il pelo. “No, ma potreste cambiare discorso. Combattete gli assassini con le loro armi. Sabotate il mercato. Mettete in circolazione la voce che chiunque ammazza un albino sarà scalognato fino alla settima generazione. Una superstizione scaccia l’altra.” “Mmmh, ci penseró”, ha detto Clementine.

   Poco prima di andarmene, ho sbirciato Theodore Theo Iraduha e un pensiero insidioso mi è balenato nella mente. “Però, 2000 dollari al pezzo. Ed è pure grosso, si potrebbe rivendere a 200 pezzi. 400.000 dollari...”

   Dragor