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Album di Famiglia – Il Primo Primate

Creato il 05 ottobre 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

Ci siamo precedentemente occupati di specie bizzarre, di specie giganti ormai estinte e anche dei corpi celesti del Sistema Solare. È arrivato il momento di occuparsi della nostra “famiglia”: i Primati.
Prima devo dire che un sistematico mi ucciderebbe per il modo in cui ho usato la parola “famiglia”, infatti essa indicherebbe la categoria tassonomica più piccola dell’Ordine (gli Ordini contengono Famiglie e sono contenuti nelle Classi), che contiene il genere. Parleremo prossimamente delle basi della Sistematica, per capire anche cosa significhino quelle due parole strane e latineggianti che identificano ogni specie.

Prima di tutto, però, cerchiamo di capire meglio cosa siano questi Primanti.
I Primati sono un ordine di Mammiferi Euteri (detti anche Eulacentati) che comprende le Proscimmie, le Scimmie e la nostra specie (che fa parte della seconda categoria). Il termine “Primati” deriva dal latino primus, che significa “il migliore”. Questo Ordine è stato istituito da Linneo in persona, agli albori della Sistematica.

Album di Famiglia – Il Primo Primate

Tutti i Primati (tranne qualche eccezione) hanno in comune le seguenti caratteristiche:

  • Hanno 5 dita per zampa con pollice più o meno opponibile, per garantire una buona presa (usata per l’arrampicata e per la manipolazione);
  • Unghie corte e allargate, raramente sono presenti artigli nelle specie più primitive;
  • Dentatura non specializzata e quindi dieta onnivora; Molte specie sono caratterizzate dalla presenza di grandi canini, usati come armi difensive;
  • Visione a colori e binoculare (occhi rivolti in avanti), in modo da assicurare una buona percezione delle distanze, cosa fondamentale per le specie arboricole che hanno l’abitudine di saltare di ramo in ramo;
  • Hanno le clavicole, che permettono il movimento laterale delle braccia; gli arti anteriori degli animali privi di clavicole possono muoversi solo in direzione antero-posteriore (ecco spiegato perché un cane di gratta la testa con le zampe posteriori);
  • Il comportamento è molto vario, ma si trova sempre una certa socialità, spesso organizzata in strutture piuttosto complesse.

E questi sono i primati in generale, ma come da titolo, a noi ora interessa la storia di questo Ordine e quindi anche la storia della nostra specie.

È venuto il momento di presentare la star di questo articolo, il capostipite dell’Ordine dei Primati, il Purgatorius:

Album di Famiglia – Il Primo Primate

Già immagino i commenti: «Ma è uno scoiattolo!». Sebbene lo sembri, non è affatto un Roditore, ma il primo esponente dei Primati, come testimonia la sua morfologia dentaria, la quale indica anche una dieta insettivora e frugivora.  È esistito circa settanta milioni di anni fa, nel Cretacico, e deve aver incontrato anche i Dinosauri. Lo strano nome del genere, Purgatorius, è dovuto al luogo in cui sono stati trovati i primi fossili di questa specie: Purgatory Hill, Montana (Stati Uniti d’America). Bisogna dire che gli studiosi ritengono che il Purgatorius sia il capostipite dei Primati, però esso appartiene ai Plesiadapiformi.

Attualmente esiste un genere di una ventina di specie, Tupaia, che sembra essere molto simile al nostro Purgatorius. Ecco una Tupaia:

Album di Famiglia – Il Primo Primate

Vive in Malesia e non appartiene all’ordine dei Primati, ma a quello degli Scandenti, tuttavia è simile all’antico capostipite del nostro ordine (probabilmente per un fenomeno di convergenza evolutiva).

Bisogna anche dire che la somiglianza del Purgatorius coi Roditori non è casuale per due motivi:

  • In base ad alcuni studi genetici, sembra che le linee evolutive che hanno poi portato a Primati e Roditori si siano separate solo 70-80 milioni di anni fa, quindi sembra che i Roditori siano parenti molto stretti dei Primati; i Chirotteri (volgarmente noti come pipistrelli) sono più vicini ai Primati che ai Roditori;
  • Tutti i Mammiferi attuali derivano da Insettivori cretacici di aspetto molto simile al Purgatorius, questo significa che tutti i Mammiferi, dai topi, passando per mucche e leoni, fino alle balene, si sono evoluti da un antenato comune il cui aspetto ricordava un topo (ma non lo era!).

 

Questa volta l’articolo è un po’ breve: purtroppo c’è poco da dire sul Purgatorius perché la quantità di reperti fossili e di informazioni è piuttosto scarsa, come capita spesso con quando si parla di specie così antiche. Dal prossimo articolo in poi, risaliremo l’evoluzione dei Primati fino a raggiungere la nostra specie: Homo sapiens.


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