Alcol - tumori: ridurre i consumi abbassa il rischio di ammalarsi

Sono molti i tumori la cui comparsa è favorita dal consumo regolare di alcol.
Gli organi maggiormente colpiti sono gola, esofago, fegato e colon.
Finalmente un grande studio internazionale EPIC ( European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), condotto in Francia, Spagna, Italia, Regno Unito, Olanda, Grecia, Germania, Danimarca, ha quantificato il rischio di sviluppare un tumore in base all'abitudine di bere alcol.
Si pensi che ben 80 mila nuovi casi di tumori l'anno sono da imputarsi a cause legate all'alcol.
Quando si beve un drink
non si pensa ai rischi che il consumo di alcol comporta.
Eppure è stato stimato che in Europa ben un tumore su 10 negli uomini e più di uno su 30 nelle donne, sono da ricondursi proprio al consumo di alcol.
Lo studio EPIC comparso sul British Medical Journal, ha mostrato come molti tumori potrebbero essere evitati se il consumo di alcol fosse limitato a due unità di alcoliche al giorno per gli uomini ed una unità alcolica al giorno per le donne. Un' unità alcolica corrisponde ad una lattina di birra, a un normale bicchiere di vino o una piccola dose di superalcolico..
Ancora un più alto numero di tumori potrebbe essere evitato se si smettesse completamente di bere.
Lo studio Epic in particolare ha valutato il consumo di Alcol e l'eventuale presenza di un tumore in 365 mila presone provenienti da otto diversi Paesi Europei (Francia, Italia, Spagna, Regno Unito, Olanda, Grecia, Germania, Danimarca).
Con grande sorpresa all'alcol è stata attribuita la responsabilità del 44% nei maschi e nel 25% nelle femmine.
dei casi del tumore del cavo orale, gola ed esofago; del 33% e del 18% di quelli del fegato; del 17% e del 4% di quelli del colon.
Addirittura, per le donne, l'alcol sarebbe responsabile del 5% dei tumori al seno.
Nonostante lo studio punti il dito soprattutto sull'abuso di alcol, non assolve del tutto neanche il consumo moderato: nei maschi quasi la metà dei tumori dovuti all'alcol si verifica in bevitori moderati, mentre nelle donne la percentuale scende al 20 %.