SlowShow, “Nuovo disco: secondo Aaron grezzo e semplice”: In un’intervista per NME, Aaron Dessner dichiara che il successore di Trouble Will Find Me sarà “grezzo” e “semplice”. Ha spiegato, inoltre, che la band vorrebbe che il loro settimo album fosse una reazione al loro “dettagliato” LP uscito nel 2012.
raretracce, “E se l’Atac fosse stata privata?”: Ecco, in un paese così, che ovviamente non è il nostro, lo scandalo Atac che da qualche giorno fa tremare i grandi palazzi romani, non sarebbe praticamente esistito. Non ci sarebbe stato perché in paesi dove i servizi funzionano e l’utenza viene tutelata, le grandi imprese del settore trasporti, che operano a livello locale, garantiscono una qualità indiscussa del servizio e, spesso, sono private e non pubbliche.
jumpinshark, “Recensione di film mai visti”: Non ho visto Gravity, La vita d’Adele, Sole a catinelle e il film su Matteo Renzi. Posso quindi scriverne serenamente: i miei pregiudizi non sono stati messi alla prova dai fatti e non hanno dovuto rinforzarsi in rilancio.
Alessandro Gilioli, “Coperture”: Di fronte alla proposta di reddito di cittadinanza avanzata dal M5S, Fassina ha risposto con toni molto irati e con la più classica delle repliche: non c’è copertura.
oglaroon, “pace e bene”: Invadono il parco la domenica mattina, festanti e vocianti, occupano le panchine e ciangottano per ore di pappe, cacche, intolleranze alimentari, maestri troppo severi e cappottini all’ultima moda (il nuovo negozio vintage qualche centinaio di metri più in là fa furore) e intanto i piccoli scorrazzano allegri, rincorsi giusto da qualche “Filiiiiippo! esci da quella pozzanghera, dai! Eri tutto profumato, guarda come ti sei ridotto!” che cade rapidamente nel vuoto, perché che ce lo porti a Filippo al parco, se poi lo vuoi immobile accanto alla panchina, lo capisci anche tu che non è storia.
menteminima, “Macelleria.”: Bisognerebbe avere il coraggio del macellaio. Mettere in mostra l’inguardabile è un’operazione da eroe.
Giulia Blasi, “Come liberarsi dai molesti da dancefloor e vivere felici”: Ci sono due modi per parlare di molestie da dancefloor: una è rivolgersi ai maschi, spiegando loro – con parole il più possibile semplici – che una ragazza va a ballare per andare a ballare, non per essere rimorchiata da un arnese sudato e ubriaco che a un certo punto le si appiccica dimenandosi.
La scuola in soffitta, “Case di fiaba”: In autunno ho voglia di stare in casa e occuparmi di lei. E’ il luogo in cui abitiamo, ma è anche il posto in cui chiediamo rifugio quando le cose non vanno, in cui custodiamo i segreti e i ricordi.
L’apprendista libraio, “Una novità assoluta”: Posso lasciarvi un po’ di copie di un libro che ho fatto io? Secondo me è una novità assoluta, nessuno ha mai provato niente del genere.