Ciwati, “Il compito del Pd, le promesse e le premesse”: Le domande riguardano, innanzitutto, i costi e i tempi e i numeri della politica, un tema che si è imposto nel dibattito per due motivi convergenti: la disuguaglianza sempre maggiore tra chi sta bene e chi non ce la fa (vedi alla voce sperequazione) e la crisi economica e sociale più profonda da due generazioni a questa parte.
Diecimila.ma. “Grillo, grappa e olio di ricino”: Grillo e il Movimento 5 Stelle, infatti, sono altro. O meglio, sono oltre. O meglio ancora sono ultra. Grillo e il Movimento 5 Stelle sono un fascismo privo della violenza, dell’imperialismo, del mito della razza, e dei luoghi comuni che lo hanno caratterizzato e che lo rendono tanto divertente dallo schifo che suscita. È un fascismo ripulito. È un fascismo che non va in guerra, è un fascismo che non fa le leggi razziali, è un fascismo che non colonizza l’Abissinia e l’Etiopia. È un fascismo che non si allea con Hitler. Ovvero è un fascismo che evita quelli che i fascisti di oggi considerano gli errori del fascismo. Il Movimento 5 Stelle è un distillato di fascismo. Un’essenza, un profumo, una sintesi di laboratorio. Ed è per questo che Beppe Grillo è l’unico vero protagonista del Breaking Bad italiano da 8 stagioni.
la versione di chamberlain, “Idraulici”: ma tutti questi cittadini perfetti, così migliori della classe politica che li ha rappresentati negli ultimi vent’anni (che sono ormai il lasso temporale di riferimento per ogni “basta! non se ne può più!” che si rispetti), da dove la pigliano tutta questa sicurezza di essere migliori? Sono dei bravi genitori? Come lavorano? Sono puntuali agli appuntamenti? Pagano tutte le tasse fino all’ultimo centesimo? Pagano il canone Rai? Chiedono sempre lo scontrino quando entrano in un negozio? Si fanno sempre fare la fattura o, siccome non gli serve e li fa risparmiare qualcosa, si mettono d’accordo? Cedono il posto alle vecchiette sugli autobus? Parcheggiano in divieto di sosta? Fanno la differenziata?