Faso, “Il nome di Feiez”: Una cosa che faccio fin da bambino è inventare un sacco di soprannomi alle persone a cui voglio bene. Paolo Panigada è una delle persone a cui ne ho affibbiati di più.
Giovanna Cosenza, “I politici italiani su Twitter, fra esagerazioni, pasticci e qualche buon risultato”: I politici italiani – lo sappiamo – sono quasi tutti su Twitter. E cinguettano, eccome. Ci sono arrivati in gran parte fra il 2009 e il 2011, con un picco di iscrizioni fra la primavera e la fine 2011: da allora l’uso di Twitter è diventato cruciale nel circuito politico-mediatico italiano.
Pop Topoi, “2013: il pop in 7 date”
La Privata Repubblica, “Le Scie Chimiche Hanno Le Spruzzate Contate”: Quella che però era partita come una splendida farsa si rivela incredibilmente vera quando compaiono le prime foto sui social. La gente, infatti, è scesa in piazza per davvero.
Linkiesta, “I migliori dischi del 2013 di band (ancora) sconosciute”: Non esistono solo Arcade Fire e Daft Punk. 12 album bellissimi di gruppi davvero da scoprire.
A margine, “E’ Natale. NON siate felici”: Il 24 dicembre: il giorno dell’apoteosi della canzone triste. Guardatevi attorno – tutti sembrano felici, tutti fischiettano spensierati Ginghelbéls, la canzone natalizia che NON parla di Natale. Ma voi, voi NO. Voi nel cuore ci avete lo strazio! Ed ecco come i cantautori italiani vi possono agevolare nel patire la ricorrenza nel migliore dei modi.
Con altri mezzi, “WIN & FAIL / Uruguay vs Uganda”: L’Uruguay è il paese dell’anno, e il suo presidente è un tipo veramente rock. Non come il parlamento ugandese, che vuole punire i gay con l’ergastolo.
Squonk , “A Milano c’era il mare”: Andrà a finire, ad esempio, che se non ci sarà una mezza sollevazione popolare – e probabilmente pure in quel caso – verranno spesi, stando al budget dichiarato a oggi, una novantina di milioni di Euro per creare una “via d’acqua” che collega il sito dell’Expo all’area agricola di Milano Sud. Un progetto partito con uno stanziamento ben più alto, che aveva l’ambizione di ridare a Milano l’equivalente di quei navigli che grazie a svariati colpi di genio sono stati interrati e asfaltati nel secolo scorso. Canali navigabili, esatto. Fa ridere?
Antonio Pavolini, “Un’isola virtuale per il mondo reale”: Salvatore è un “anticipatore” della rivoluzione dei contenuti in rete. Un creativo in grado di cogliere i trend sociali nella loro fase acerba. E’ uno dei primi ad aver capito il valore della conversazione che può essere innescato da uno spunto creativo, fino a farsi MEME, tormentone.
zeronovantanove, “L’Eternauta: la realtà dei desaparecidos in un’appassionante storia di fantascienza”: Dietro una struttura classica che ricalca il genere della fantascienza e il tema dell’invasione aliena, Oesterheld e Lopez ci forniscono un ritratto sincero, premonitore e drammaticamente realistico della realtà che l’Argentina fu costretta a vivere alla fine degli anni Settanta e all’inizio degli anni Ottanta sotto la dittatura, anni neri come la pece in cui ci furono 2300 omicidi politici e 30000 omicidi o sparizioni.
Vittorio Zucconi, “Quando anche gli dei sbagliano”: E’ lodevole che Roberto Casaleggio abbia riconosciuto davanti ai parlamentari ancora sotto il segno del M5S che anche lui può sbagliare. Ma il problema, che qualche deputato e senatore grillino comincia a sottolineare – ancora a porte chiuse e naturalmente senza streaming per evitare epurazioni – è quello che tutti i partiti dogmatici, i movimenti fideistici e le sette religiose incontrano prima o poi: se il profeta riconosce di non essere infallibile, si può ancora chiedere la fedeltà cieca e assoluta dei seguaci? Se ti sei sbagliato ieri, come posso essere certo che domani tu abbia ragione?