Il partito democratico presenta emendamenti cercando, dal proprio punto di vista, di migliorare le scelte della maggioranza di Maroni, il M5S attacca spesso sia il centrodestra che il Pd.
Infelici battute come quella del capogruppo Pd che dichiara che da “uomini di mondo” va capito il momento difficile del centrodestra che vuole rinviare le nomine si espone ai lazzi del m5S, però le minoranze non hanno i numeri per cambiare i rapporti di potere.
Il malgoverno del territorio resta. Le Aler hanno gestito bene il patrimonio? Come mai anche a in provincia di cremona hanno costruito negli ultimi anni case nuove quando l’unico obiettivo possibile, con i pochi soldi a disposizione, è ristrutturare? Ristrutturare per mancanza di risorse e per porre un modico freno all’enorme consumo di suolo di cui i Comuni si rendono responsabili.
La provincia di Cremona ha poi case popolari in condizioni tristi. Per i problemi urgenti gli inquilini dovranno chiamare la sede di Brescia? Di Milano? E saranno ascoltati.
Pare inevitabile un assessorato cremonese alla casa, dotato di competenze tecniche e amministrative. Su questo centrodestra e Pd in consiglio comunale a Cremona convergono per necessità.
Uno dei problemi del Pd è che non ha voluto né saputo contrastare la distruzione del senso comune da parte del frodatore del fisco. Demolite o indebolite certe convinzioni comuni, il frodatore ha imposte leggi ostili ai cittadini e ai lavoratori, all’ambiente, alla salute, all’istruzione.
Un disastro simile non si rimedia con alcune proteste, qualche comunicato e vari emendamenti.
La speranza è il Pd inizi a battersi e capovolgere la mostruosa tendenza imposta dal noto imbroglione.
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