Lei è un’autrice fresca, romantica al punto giusto, che ci fa sognare ad occhi aperti ma che non perde tono.
Vorrei già parlarvi del suo libro, ( che ho divorato in due sere) ma di questo parleremo tra qualche giorno.
Alessandra Angelini è quell’autrice che ha quasi paura a identificarsi come tale, ma credetemi ne ha tutto il diritto.
Quello che la rappresenta è la grande umiltà e il rispetto di questa professione o hobby, come volete definirlo, io la chiamerei Arte.
Nelle righe che seguiranno la potrete conoscere.
Ciao Alessandra , benvenuta nelle pagine di Destinazione Libri, rompiamo il ghiaccio, raccontaci qualche cosa di te.Ciao Alessandra, ti hanno mai detto che hai un bellissimo nome?! Scherzi a parte, grazie per questa bella opportunità. Non è da tutti offrire a noi self una vetrina per farci conoscere. Che dire di me? Ho trentasette anni, convivo col mio ragazzo (credo che non abituerò mai alla parola ‘compagno’) e due splendidi gatti, che sono i veri padroni di casa. Amo leggere, viaggiare e guardare serie tv, tutto quello che è in grado di farmi sognare.
Quanti libri hai pubblicato?“La mia musica sei tu” è il primo libro che pubblico. È quello che mi ha fatto decidere di tirare fuori i miei manoscritti dal cassetto.
Di cosa parla il tuo libro?Il mio libro è un romance, quindi alla base del plot c’è una storia d’amore tra i due protagonisti, Isabella e Denis; seguiamo così la loro crescita personale e quella della loro storia. Il libro parla anche di amicizia, un sentimento forte che lega i componenti della band, parla di scelte e di seguire i propri sogni, tratta di particolari momenti di difficoltà. Credo siano molte le chiavi di lettura.
Il tuo è un romanzo rosa a tutti gli effetti, eppure sei riuscita a trattare argomenti importanti come la disintossicazione… un messaggio voluto o una scelta per arricchire il libro?La disintossicazione e il confronto, che il personaggio in questione ha con gli altri componenti della band, sono momenti molto importanti nella storia del libro. Sono scambi duri che fanno parte di un percorso di caduta e risalita di questo personaggio; osservando le sue debolezze si riesce ad apprezzare la forza con cui affronta le sue paure. Era tutto più che voluto.
Non hai avuto paura che essendo un romanzo rosa il libro non potesse far emergere quei punti che hai messo in risalto in evidenza in modo netto ma discreto?Ti confesso che avevo una paura tremenda che alcuni punti sarebbero risultati pesanti e che il comportamento di due personaggi non sarebbe stato capito. Per fortuna sbagliavo.
Qual è la fase più difficile per te nella stesura di un libro?Per me si tratta sempre del prologo. È il primo approccio che un lettore ha con il tuo libro, è un po’ come al primo appuntamento, vorresti fare colpo e farti dare la possibilità di conoscerti.
La musica fa da filo conduttore al tuo libro, è importante anche nella tua vita?Amo la musica, mi accompagna in ogni momento della mia vita. È stato un piacere poterla inserire in modo così importante nella narrazione, in questo libro ho potuto unire due grandi passioni.
Scrivere per se stessi o per gli altri?Scrivo per me stessa, perché mi fa stare bene. Se poi quello che scrivo trova il favore anche di altre persone, non posso che esserne contenta.
Che lettrice è Alessandra?Sono una lettrice onnivora, leggo quasi tutti i generi, autori italiani o stranieri non fa differenza, basta che mi sappiano emozionare. Sono una lettrice fedele, per cui indefessa seguo serie che paiono non avere fine; sono una lettrice sconsiderata, perché a volte mi lascio guidare nella scelta di un libro dal titolo, dalla copertina, che mi occhieggia da una pila seminascosta in libreria.
Libro scritto, parti riviste, poi la penna mette l’ultimo punto, che sensazione provi?La prima sensazione è la nostalgia per quei personaggi che per mesi ti hanno tenuto compagnia, poi arriva la gioia, la spinta, di poter raccontare una nuova storia. Infine la paura di non essere all’altezza, come vedi è un po’ come stare sulle montagne russe.
Il tuo rapporto con i social…Sono iscritta a diversi social network ma ne uso soltanto qualcuno. La mancanza di tempo mi ha fatto compiere delle scelte verso quelli che mi hanno permesso di mettermi in contatto con persone con le mie stesse passioni (FB, Goodreads). In generale preferisco vivere delle esperienze nella vita reale, così da avere qualcosa da raccontare.
I tuoi prossimi impegni?Sto scrivendo il ‘seguito’ di “La mia musica sei tu”, mi auguro di finirlo a breve così da potervene parlare.
Che rapporto hai con i lettori? Bello, bellissimo. Li adoro. Sono di una gentilezza squisita, i loro messaggi, le loro impressioni sui personaggi o sul libro, sono un antidoto nei momenti di crisi. Sono la miglior spinta possibile per continuare a scrivere.
Hai partecipato a qualche concorso? se si a quali? se no a quali ti piacerebbe partecipare?Non ho mai partecipato a un concorso letterario, per qualche tempo ho pensato di partecipare a “Io scrittore” ma alla fine ho preferito far giudicare il libro direttamente ai lettori.
Alessandra cosa pensi dei blog letterari?Da lettrice ne seguo diversi, credo che siano un bell’aiuto per chi vuole stare al passo con le ultime uscite e una risorsa preziosa per chi invece è in cerca di quelle chicche, che purtroppo sono passate inosservate. Credo che, se ben fatto, un blog possa fornire ottimi consigli di lettura a chi ha voglia di sperimentare nuove voci.
Hai mai scritto in self publishing?“La mia musica sei tu” ha visto la sua genesi, l’editing e la pubblicazione sotto questa veste.
Quanto è difficile far conoscere i propri libri?Farsi notare tra le tante proposte, quasi una decina ogni settimana considerando Case Editrici tradizionali e autori auto pubblicati, è una vera impresa. Da novellina nel mondo dell’editoria ho fatto del mio meglio per far conoscere ai lettori il mio libro, FB da questo punto di vista è utilissimo e non ringrazierò mai abbastanza i blog letterari che mi hanno supportata in questa avventura.
Cosa ti piacerebbe rimanga al lettore di questo libro? Ognuno di noi è un portatore sano di sogni, mi auguro che il mio libro, nel suo piccolo, sia la dimostrazione che con un po’ di buona volontà e tanta testardaggine i sogni possono realizzarsi. Fiducia nel futuro e in se stessi, ecco vorrei che rimanesse a chi legge il libro.
Quanto sei presente tu nei tuoi personaggi?Nel modo di pensare, nel carattere, nelle mille sfaccettature dei personaggi c’è un pezzetto di me e non sono interamente in nessuno.
La situazione che è stata più emozionante da scrivere?Il ritorno di Isabella a Bologna, in particolare il confronto che ha con Denis. Rileggendolo, mi emoziono ancora adesso. E poi il finale, quando arrivo a quella scena mi trasformo in una fontana.
Stai pensando ad un prossimo libro?Sono in fase di stesura. Quella fase in cui ti auguri con tutto il cuore di saper rendere giustizia ai personaggi e alla loro storia, perché ti assicuro, è davvero bellissima.
Quanto è importante la copertina per il tuo libro?Molto. La copertina è la prima cosa che vedi di un libro, è così che si presenta prima ancora di leggere la storia. Deve attirare il lettore ed essere uno specchio del libro. La copertina di “La mia musica sei tu” mi ha colpito tra altre mille, era perfetta. Guardandola ho pensato: ”È lei!” e così è stato.
I tuoi libri: dove possiamo trovarli?Al momento è possibile trovare “La mia musica sei tu” esclusivamente in formato digitale su Amazon.
La domanda che non ti abbiamo fatto e che ti aspettavi? falla e rispondi pure Credo che questa sia l’intervista più completa mai fatta, non aggiungerei una virgola.
Ti ringraziamo Alessandra, per essere stata con noi, per aver voluto raccontarci di te e per averci fatto vivere la tua storia attraverso i tuoi protagonisti. Prestissimo tornerai in queste pagine per parlare del tuo libro. Alessandra, sono io a ringraziare voi per questa bella chiacchierata. Spero di poterci aggiornare presto con nuove storie.