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Alessandra Petterini. Il coraggio di dire “domani è un altro forno!”

Creato il 09 ottobre 2014 da Assugoodnews @assunta73

Sapete la cosa che amo di più di questo blog? La vostra partecipazione e la vostra voglia di condividere con me storie e considerazioni. Alessandra Petterini è una ragazza di 34 anni che ho scoperto grazie a Marta, lettrice del blog con un occhio alle cose belle. Marta ha postato un articolo su Alessandra sulla mia bacheca Facebook e io mi sono ritrovata a leggere una storia emozionante con le lacrime negli occhi. Ma non perchè fosse triste. Le lacrime erano di gioia. Alessandra, con il suo blog Domanieunaltroforno.it, è la dimostrazione lampante che si può scegliere di essere felici. Sempre. In ogni caso. Nonostante. Non potevo certo resistera alla tentazione di invitarla sul mio divano virtuale. Quindi… buona lettura.


Domanieunaltroforno.it: un nome fantastico, lasciatelo dire. Come ti è venuto in mente?

Me lo dicono tutti, un nome un pò lungo per un blog, ma chi mi conosce sa che la mia dote migliore non è sicuramente l’essere sintetica! In realtà è nato con un caro amico di percorso in questo progetto, lo Chef Antonio Marchello, parlando seduti sul suo terrazzino con un caffè in mano in una Milano soleggiata dell’idea di dar voce alla mia Grandissima voglia di vivere, della mia Felicità nel vivere il Domani, della mia ironia e autoironia collegata alle mie malattie e dell’infinita passione per la cucina è nato “Domani è un altro forno”!

Il tuo progetto nasce come risposta felice a una vita non proprio semplice. Ci racconti come è andata?
Avevo 27 anni, impiegata, appena sposata e un figlio di otto mesi, un giorno per caso sento con notevole stupore che i miei occhi non si dirigevano più dove io stavo ordinando di dirigersi. Paralizzati!
La cosa che mi stupiva di più era che non ero più padrona del mio corpo, una sensazione davvero strana per una donna come me che aveva controllato tutto fino a quel momento. Ricovero d’urgenza e dopo mille+1 esami è arrivata la diagnosi di Sclerosi Multipla. I dottori non erano per nulla tranquilli visto il decorrere rapido della malattia, io nel frattempo mi informavo sul web per capire a cosa andassi incontro nel mio futuro. Un futuro che per anni non ho più visto come quando si è in riva al mare e non si vede l’orizzonte, forse in quel momento non vedevo neanche il mare. Assalita da mille paure, da incertezze quasi certe, da un sorriso finto stampato ogni giorno in viso, da una strana sensazione che io un domani non lo vedevo e neanche lo avrei voluto se non fossi stata costretta dal normale decorso della vita che non segnava ancora un The End. Anni davvero difficili, terapie intense con i loro effetti collaterali, umore che non ammetteva nulla se non finta felicità, dolori, stanchezza, insonnia e tanta poca voglia di vivere. Poi come sempre la mia tenacia e forza mi ha permesso di riprendere in mano la mia vita ripartendo proprio da quel luogo magico e fatato che è la cucina.

Nella tua presentazione sul blog scrivi: “sento che la mia cucina mi abbraccia così forte da farmi quasi male, mi chiama, mi avvolge, mi sussurra che non sono sola. C’è lei con me.”. Ci leggo la forza di una passione. Quanto è importante averne una nella vita?
In questa passione metto il cuore, come in tutto ciò che amo fare. E’ un amore grande che mi ha dato e continua a darmi tanto, è uno scambio naturale… senza sforzi. Come dovrebbe essere in amore. Le passioni sono tutto, sono quelle che ci danno quel formicolio allo stomaco nel momento in cui entrano nei nostri pensieri, quelle che ci fanno sentire un fulmine dentro ogni volta che abbiamo la possibilità di condividerle.

Alessandra-Petterini

Ti sei rialzata. Hai deciso di farlo. Come si raggiunge la consapevolezza di essere gli unici a poter fare davvero qualcosa?
Si, mi sono rialzata a testa alta e con le mie forze.

Ho deciso di farlo perché mi ero stancata di sopravvivere e ho iniziato a pensare in maniera semplice alle cose che mi stavano accadendo, ho pensato che qualsiasi evento porta con se il suo lato positivo, che ci insegna, ci accresce interiormente e semplicemente basta trovarlo e tutto diventa molto più semplice e soprattutto da evento negativo diventa positivo. Quando ti ritrovi a vivere qualcosa sulla tua pelle, la vivi con una sensazione particolare, in quel
momento tu e solo tu puoi fare davvero qualcosa per te stesso. Sei tu che scegli dove dirigere la tua vita. E se vuoi rialzarti… puoi!

La vita a volte ci mette di fronte a delle sfide molto grandi. Tu hai dimostrato che si possono affrontare anche in modo positivo. Quale è il segreto?
Forse mi piacciono le sfide, mi piace mettermi alla prova e a volte lo faccio volontariamente con le mie paure o fobie. Come la mia infinita paura di essere in mezzo al mare in punti in cui la mia poco spiccata altezza mi fa stendere la punta del piede cercando un appoggio che non trova, eppure con mille difficoltà e con tante risate di chi era presente ho fatto più volte snorkelling e canoa. I nostri limiti sono nella nostra testa, se noi guardiamo le cose con altri occhi capiamo che nessuno può fermarci tanto meno le montagne che troviamo lungo il tragitto, intendo montagne in senso fisico e in senso mentale. So bene che se mi trovassi in una carrozzina non potrei muovermi per fare jogging ma nessuno fermerebbe la mia testa, il mio pensiero e i miei sogni. E poi vincere una sfida con noi stessi ci rende forti, non affrontare la sfida significa non partecipare e non avere la possibilità di vincere.
Vincere quelle sfide significa sentirsi vivi, forti e consapevoli che racchiudiamo in noi un grandissimo valore.

Hai mai paura? Cosa ti aiuta a superarla? Come affronti le giornate difficili?
Stavo proprio parlando di questo con una cara persona poco fa, sembra tu mi abbia letto nel pensiero!
In realtà io non ho paura di nulla, ho una consapevolezza che è quella di aver toccato il fondo con tutta me stessa e dal momento nel quale me ne son tirata fuori, nulla mi fa più paura. Poi ho le mie giornate difficili e lì mi aiuta il mio lavoro, tendo a dare priorità a riflettere e a mettere ordine in quello che mi accade e cercare di prendere tutto per il verso giusto, una cosa dopo l’altra. Step by step senza farmi prendere dal panico.

Una frase che ti ripeti spesso?
Tutto quello che mi accade ha sempre un perché, c’è sempre qualcosa di positivo semplicemente e apparentemente non visibile, basta rifletterci e lo si trova.

Per te la felicità è…
Vivere. Una sola parola che racchiude tutto il mio pensiero.

Potete seguire Alessandra e le sue creazioni in cucina su anche su Facebook e su Youtube.


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