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Alessandro Florenzi, un talento “made in Roma” (by Frankie)

Creato il 08 ottobre 2013 da Simo785

Alessandro Florenzi, un talento “made in Roma” (by Frankie) 

 

Non ha la cresta di El Sharaawy, non ha il baricentro basso di Insigne e neanche la faccia da bravo ragazzo di De Sciglio, eppure  Alessanfro Florenzi non ha nulla da invidiare ai tre ragazzi d’oro della nostra nazionale.

Nei suoi colpi non si trova un dribbling ubriacante, neanche uno scatto da centometrista e neppure un tiro da fuori alla Guarin, allora quale è il suo segreto?

Semplice, sa fare tutto e bene, un giocatore completo, lo trovi a far legna a centrocampo e dopo un secondo te lo ritrovi in area di rigore a raccogliere i cross dei compagni.

In  realtà proprio la capacità di inserimento è forse la vera dote di Florenzi, capace di leggere l’azione come pochi nella nostra serie A, bravo ad arrivare per primo sulle palle vaganti in area avversaria, bravissimo nel fare il movimento giusto per farsi lanciare in profondità.

Nel suo gol a San Siro di Sabato scorso ci ha ricordato (a lati invertiti) un certo Beppe Signori, quei diagonali così geometrici eppure così “letali” per i portieri avversari, la sua freddezza sottoporta non è ormai una novità :

11 reti nel suo campionato di B a Crotone, 4 reti nella passata stagione alla Roma, già 4 in sole 7 partite quest’anno, oltre alle 5 reti con la maglia dell’under 21, insomma davanti al portiere avversario, nonostante la giovane età e la maglia “pesante” che indossa, non gli tremano certo le gambe.

L’anno scorso quando Zeman lo lanciò titolare in molti rimasero sorpresi, altri pensarono che fosse solo una conseguenza del gioco del tecnico boemo che predilige i giovani più per le loro capacità polmonari che per le doti tecniche, poi arrivò Andreazzoli e Florenzi continuò a trovare il campo con continuità.   In Estate l’arrivo di Garcia portò giocatori di grande livello internazionale, come Maicon, Strootman e Gervinho, inoltre il tecnico ha voluto tirare a lucido due “mostri sacri” come De Rossi e Totti per consegnarli le chiavi della squadra, insomma un progetto ambizioso fatto anche e soprattutto da grandi nomi, eppure, leggendo gli 11 titolari un nome risultava strano, quasi “stonava”, quello di Alessandro Florenzi, ancora lui, fra i grandi, ancora lui fra i campioni.

Non è ovviamente un caso, Garcia da grande intenditore ha visto in lui le capacità per avere non solo un ruolo da gregario, ma da protagonista vero di questa Roma formato scudetto, e lui con poche parole e moltissimi fatti ha risposto presente !

 

Alessandro Florenzi, un talento “made in Roma” (by Frankie)

Prandelli per ora l’ha chiamato con il contagocce ma è evidente che se Giaccherini è stato valorizzato dal buon Cesare sino ad affidargli spesso una maglia da titolare, Florenzi è maturo (anche se ha solo 22 anni) per giocarsi le sue carte, sia nella grande Roma di questa stagione, sia nella grande (speriamo) nazionale che andrà in Brasile.

 

Un altro talento “made in Roma”, come recentemente lo sono stati Aquilani, Cerci (forse abbandonato troppo presto), Greco e Rosi.

Alessandro Florenzi, un talento “made in Roma” (by Frankie)

Nato e cresciuto a Roma, Florenzi ha passato solo una stagione a farsi le ossa in serie B, poi è stato subito richiamato in “patria” e se le premesse sono queste, dopo Totti e De Rossi, potrebbe essere lui il prossimo alfiere della capitale,certo, ne deve fare di strada ancora ma intanto sta prendendo una bella rincorsa.

Per il bene del calcio italiano non posso che dire : Alessandro, continua così !


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