Alessandro e Valentina fanno parte di quella categoria in cui si è amici-confidenti prima di mettersi insieme. Avvenimento che accadde nel 2008 al mare. Avete presente? Quelli che sanno tutto l’uno dell’altra, quelli che vivono una complicità così fatale che spesso sboccia nell’Amore. La convivenza arrivò quasi subito e dopo circa quattro anni di vita sotto lo stesso tetto decidono di sposarsi.
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Valentina ed Alessandro si sposano a Caserta il 6 settembre 2012
All’inizio ne parlavano come se fosse uno scherzo, erano stati invitati a così tanti matrimoni convenzionali che non ne potevano proprio più. Così per spirito di contraddizione hanno iniziato ad immaginare un matrimonio “tamarro”, con invitati in ciabatte e canottiere macchiate di ragù. Fu un’idea che lentamente si concretizzò e che, ironia a parte, prese forma appropriandosi dei loro valori.
La scelta della data fu un po’ forzata, avrebbero voluto sposarsi il 21 giugno, ma essendo entrambi cooperanti per una ONG di Caserta, la data era troppo a ridosso di una missione in Madagascar, così decisero per il 6 settembre.
Il tema scelto è stato “La festa di piazza”. Il leit-motiv della festa, dagli inviti, alle t-shirts dei camerieri, fino alle bomboniere, è stata la loro amatissima Renault 4. Gli inviti sono stati curati da un amico ma ne hanno stampato solo una ventina, per i “non più giovani”. Tutti gli altri invitati l’hanno ricevuto una e-mail, con annesso un video interamente montato da Ale con le foto di un amico fotografo. La sola realizzazione è stata una due giorni di risate e divertimento!
La Renault 4 inoltre è l’auto tipica del Madagascar.
Le bomboniere sono state interamente realizzate in Madagascar da una cooperativa di artigiani messa su dalla ONG nella quale lavorano, sono oggetti realizzati con vecchie lattine di bibite. Non sono state solo un piccolo cadeau-ricordo, ma anche un’occasione per sostenere una comunità. Al posto dei confetti, come ogni festa di piazza che si rispetti, hanno preferito offrire caramelle, rotoli di liquirizia & co. Gli invitati sono letteralmente impazziti!
Ale + Vale – Il vestito della sposa
Ale + Vale, la cerimonia con il rito civile
Ale + Vale – il bouquet more e peperoncini e gli sposi
La grande sala allestita come una festa in piazza
Vale + Ale, bandierine, luminarie, spettacolo in piazza con Michele Roscica one-man-band. Una vera sagra
Ale + Vale – Bandierine, luminarie, palloncini rossi – un sagrimonio
Ale + Vale – gustosissimo cibo di strada per il sagrimonio
Ale + Vale – I Morks, trampolieri
Ale + Vale – gli sposi in festa
Ale + Vale – lo spettacolo teatrale “Sparisco io alla fine in un sogno” del Circ’Umanotico
Le bancarelle le ha costruite il loro testimone, hanno creato la struttura, l’hanno appoggiata a dei tavoli rettangolari e poi ricoperto con una stoffa a righe bianche e rosse, comprata all’ingrosso, dove hanno acquistato anche la stoffa a quadretti per le tovaglie (cucite dalla mamma di un amico per soli 20euro!)
La cerimonia sì è svolta al Comune di Caserta di giovedì pomeriggio. All’uscita abbiamo vietato il lancio di riso perché vivendo parte dell’anno in Africa diamo un grande valore al cibo, per questo, a loro avviso, non va assolutamente sprecato. Quindi tanti coriandoli ricicloni!
Vale + Ale – La mitica Renault 4 e il bouquet
Ale + Vale – gli amici camerieri e gli sposi sulla Renault 4
Ale + Vale – Photo booths con la sposa
Ale + Vale – le magliette degli amici camerieri e il candy table
Ale + Vale, Angolo Guest Book
Ale + Vale – le bomboniere solidali
La location della festa è stata l’Associazione nella quale lavorano, a Valle di Maddaloni (CE). Si tratta di una comunità, Associazione Leo Onlus ONG, per recupero tossicodipendenti. Avrebbero dovuto sfruttare gli spazi all’aperto, ma la settimana del matrimonio è stata molto piovosa così hanno riadattato un capannone. Tutto l’occorrente per l’allestimento, dai tavoli alle posate, è stato prestato dalla mensa dell’Associazione, anche gli allestimenti floreali, l’associazione infatti ha un laboratorio florovivaistico, così le piantine il giorno dopo sono state riportare in serra.
Per il catering si sono rivolti ad un amico che ha un ristorante a km 0 a Caserta, “Il Tianiello”. Il menù era composto da cibo di strada, facile da mangiare anche in piedi.
Generalmente non metto mai la lista del menù nella descrizione del matrimonio, ma questa vale proprio la pena leggerla. E’ da farsi venire l’acquolina in bocca. Le varie bancarelle offrivano: Aperitivi: “La Rattata” (granita o grattachecca, gusti vari), “Cuoppo di zeppole e panzarotti” (Cono con frittelle e crocchè assortiti), “Cuoppo di alici fritte”, “Per’ e muss’” (Valentina non sa bene la traduzione, sarebbe il piede ed il muso del maiale), “La spogna” (Spiga di mais bollita). Primi piatti: Pasta&fagioli, Impepata di cozze. Secondi piatti: Kebab (fatidica fu la frase di Alessandro che sentenziò: “Senza kebab non mi sposo!”), Spiedini di carne assortita alla brace. Dolci: Zeppoline dolci fritte, torte varie e cannoli fatti in casa da un’amica degli sposi, gelato artigianale prodotto con vaniglia e cacao che avevano portato dal Madagascar.
Gli utenti della comunità e i loro tanti amici hanno voluto aiutare Alessandro e Valentina dando una mano concreta sia in sala che in cucina. Per loro sono state confezionate delle t-shirt e dei grembiuli bianchi e rossi con il logo del Sagrimonio .
La sala è stata decorata con botti, carretti di fiori, bandierine e luminarie da festa. Ovviamente c’era la R4 per chiunque volesse fare foto, la cognata ha preparato baffi e occhiali per il photo booths.
In un tavolo era allestito il guest book con le bomboniere. Nella cornice c’era una frase di “Ricomincio da tre” di Massimo Troisi “Chi parte sa da che cosa fugge, ma non sa che cosa cerca”. Valentina afferma: “La sera a casa è stato molto bello aprire la valigia e trovare nelle buste un pezzo di torta fatto da una zia, due sigarette, 20euro e tanti biglietti pieni d’amore! Ne farò un fantastico scrapbook“.
Per la musica, lo sposo aveva preparato una compilation rock, mentre per l’intrattenimento si sono rivolti a due amici che fanno gli artisti di strada, Domenico Santo e Sara Scarpati, meglio noti come “Morks”. Il soffitto del capannone è stato riempito da palloni rossi con lunghi fili colorati. Domenico e Sara, sui trampoli, hanno così accolto gli ospiti e regalato un pallone ad ogni donna. Inoltre ha avuto luogo lo spettacolo “Sparisco io alla fine in un sogno” del Circ’Umanotico ed il fantastico spettacolo di Michele Roscica one-man-band! Sembrava veramente una festa di strada.
L’abito della sposa era un abitino di pizzo Sangallo, appena sotto il ginocchio, ricamato a mano dal fantastico atelier-laboratorio Nadir Positano, pagato appena 100 euro, al quale ha aggiunto un nastro di raso rosso in vita ed un coprispalle un po’ frufru acquistato a Parigi dai suoceri. La sposa aveva anche due paia di scarpe: un sandalo open toe rosso canvas, con zeppa in paglia e delle ballerine bianche e rosse superga. Il bouquet le è stato regalato dallo sposo anche se è stato scelto dalla testimone, era una combinazione di peperoncini e more. Lo sposo aveva dei pantaloni rossi, una camicia nera coreana regalata dai genitori nel famoso viaggio a Parigi e delle scarpe Camper di tela rosso scuro.
Le fedi erano in oro bianco, piatte di Unoaerre. Quella della sposa era satinata mentre quella dello sposo lucida.
Credits:
Location: Associazione Leo | Catering: Ristorante ‘O Tianiello | Spettacolo e intrattenimento: Morks - Michele Roscica – Teatro Caccabak - Circ’Umanotico
Abito sposa: Nadir Positano
Bomboniere solidali: Associazione Leo ONG
Foto&video: amici degli sposi