Magazine Cultura

alessia e michela: I SEGRETI DELLA ADULAZIONE-IL MANUALE DEL LECCACULO-IL GROOMING:STRUMENTO PER DISINNESCARE LE OSTILITA'

Creato il 11 agosto 2010 da Gurufranc

Questa recensione è dedicata a una persona

che ci ha comunicato di non saper adulare.

I SEGRETI DELLA ADULAZIONE

Risvolti teorici di una arte sottile in

MANUALE DEL LECCACULO

TEORIA E STORIA DI UN'ARTE SOTTILE

IL GROOMING: STRUMENTO PER DISINNESCARE LE OSTILITÀ

 un libro da salvare

Le idee di Richard Stengel (già redattore di "Time", ha scritto anche January Sun; ha collaborato con Nelson Mandela a Lungo cammino verso la libertà) il suo MANUALE DEL LECCACULO e i pensieri che ne derivano, vanno presi con le pinze e non abbandonati prima di leggere la parola fine, che non c'è: il libro finisce con un è proprio così. Nessun rischio per la salute, nulla di chirurgico, nulla di sanguinolente: è solo richiesta attenzione. E tanta voglia di lasciarsi andare, finalmente, al piacere di svelare i segreti di una Arte non pienamente riconosciuta come tale; senza giungere all'uso di psicologismi complessi: la sua tecnica è racchiusa nella voglia di sbalordire e spiegare divertendo. È, va da se, quella che in questo caso occupa Stengel, una delle arti legate alla parola. È risaputo come linguaggio sia qualsiasi forma di comunicazione che si regga su uno statuto, su un insieme di segni o movimenti o suoni: potrebbe bastare uno sguardo fintamente mesto; un passetto di danza; un tasto di pianoforte battuto sapientemente e il contrappunto di un colpetto di tosse o di uno schiarimento di voce; un lieve battito di ciglia accompagnato con un colorito dell'incarnato fattosi leggermente più roseo; una solo accennata riverenza dopo uno sguardo sapientemente lanciato sul petto, o sul sedere, o sulle gambe…Ma, in ogni caso, è la parola a farla da padrona. Tutto ciò parrebbe essere in sintonia con la napoletanità: facilità di parola, galanteria sottolineata da vestiti di alta sartoria, movenze sinuose tra la folla vociante, sguardi ammiccanti, occhi lucidi e carichi di allusivi messaggi, improvvise sottolineature con battiti di ciglia e palpebre calanti, sfioramenti lievi e apparentemente casuali o pacche bonarie, con accennati spostamenti delle mani verso zone sensibili…

L'Introduzione ci dà subito il sentore di un viaggio affascinante: Piacere ad essere ingannati.

Gentili e perfetti lettori, non comincerò questo libro con un omaggio al vostro acume, perché persone di qualità come voi sono certamente immuni alle lusinghe. Vi accorgereste subito di una smaccata adulazione e la respingereste con fastidio. Quanti, come voi, siamo intuitivi e sicuri di se stessi non vorrebbero servilismo e sviolinate, ma franchezza e verità. Emerge già, in queste parole per nulla casuali, come è evidente, l'insieme di lusinghe inoffensivo, l'agile summa di precetti, quelli di cui si dice nella seconda di copertina, che, diretti al lettore, gli spiegano come già lo si stia prendendo per il culo. Ma non dispiace: è destinato a far sentire meglio le menti, dunque il corpo, del lettore stesso. La seconda di copertina è anche il luogo che ci offre la prima scoperta, la possibile individuazione del primo adulatore della storia (tanto per dire): Satana (idea affermata già da Milton: "Satana è l'Adulatore Principe"). E, oltretutto, l'adulazione è parte integrante del corredo genetico umano: è un comportamento che ha aiutato la razza a sopravvivere fin dalla preistoria. Non è difficile comprendere a cosa si alluda: ci pare di immaginare le clave e le paure indotte da volti arcigni con conseguenti adulazioni da postura corporea, da corpi giratisi di schiena e di piegamenti che offrono le proprie debolezze, quelle che fanno gonfiare il petto a chi ha bisogno di disimpegnare il ruolo di leader. L'Autore giunge proprio lì, nel mondo di noi ancora scimmie, per svelare meccanismi che stanno davanti agli occhi e non vediamo. Prima, però, ci gratifica, citando sapientemente Dante e la sua ferocia riversata addosso ai lusingatori. Evidenzia come il suo pensiero, simile a quello dei greci per i quali l'adulazione era una pratica illecita, giacché sfruttava le debolezze umane, minando la convivenza civile, sia espresso in una circostanza rilevabile in La Divina Commedia, Inferno, XVIII, 112-126, dove si comprende che chi lusinga è peggio degli ipocriti, dei ladri, degli astrologi, dei seminatori di scandalo e di scismi:

Quivi venimmo; e quindi giù nel fosso

vidi gente arruffata in uno sterco

che da li uman privadi parea mosso.

E mentre ch'io là giù con occhio cerco,

vidi un col capo sì di merda lordo,

che non parea s'era laico o cherco.

Quei mi sgridò: «Perché se' tu si 'ngordo

di riguardar più me che li altri brutti?».

E io a lui: «Perché se ben ricordo,

già t'ho veduto coi capelli asciutti,

e se' Alessio Interminei da Lucca:

però t'adocchio più che li altri tutti».

Ed elli allor battendosi la zucca:

«Qua giù m'hanno sommerso le lusinghe

Ond'io non ebbi mai la lingua stucca».

Ritornando alle nostre origini, l'Autore ci descrive in maniera plastica il comportamento degli scimpanzè, fondato sull'inganno: nascondono il cibo agli avversari, amoreggiano alle spalle degli altri, inviano messaggi di allarme, tramano rivoluzioni, si scambiano scherzi. Convivono con un ordine sociale regolato da astuzie politiche abilissime, come ha evidenziato Frans de Waal nel suo Chimpanzee Politics. E qui occorre chiedersi, per capire bene: qual è la regola aurea degli scimpanzè? È il grooming, lo spidocchiarsi: attività utile che consente la reciproca eliminazione delle zecche, ma che implica anche il piacere delle coccole che inducono a una maggior gentilezza.

Va sottolineato che questa reciproca attività prima o poi si rivolge al maschio dominante; ma questi non spulcia nessuno. E le femmine che combinano? Strigliano i maschi dallo sporco; quando sono in calore è il maschio a strigliarle, non riuscendo a togliere loro lo sguardo di dosso (quando non lo sono, non le guarda neppure). Il grooming è pure strumento che viene utilizzato per disinnescare le ostilità.

Ovviamente l'analisi dell'Autore (l'argomento non consente un approccio ludico coniugato con la superficialità) giunge a profondità scientifiche tali da valutare l'influenza della chimica del cervello: l'adulazione è influenzata dalla chimica o almeno da una sostanza: la serotonina. Le adulazioni indubbiamente provocano una reazione gratificante a livello cerebrale. Ciò accomuna le scimmie a noi ed è stato svelato come i maschi dominanti dei cercopitechi verdi posseggano nel sangue una percentuale doppia di questa sostanza rispetto ai maschi subordinati. Ciò è in evidente connessione con le continue sottomissioni che lam loro società lascia emergere. Tutto cambia quando il maschio dominante è deposto: i valori della serotonina crollano immediatamente, mentre schizzano verso l'alto nel maschio che prende il suo posto.

Stengel alla fine del libro ritorna agli antichi greci: Platone inveiva contro la retorica e riteneva che le lusinghe ne fossero una forma particolarmente nociva e pericolosa. I sinonimi del canone linguistico che si riferiscono all'adulazione sono piuttosto numerosi-lodi, abboccamenti, panegirici, agiografie, complimenti, blandizie, allettamenti; ciò che scarseggiano sono i termini gergali. Echeggiare può significare adulare servilmente, ripetendo parole o gesti: è il già menzionato conformismo alle opinioni altrui. (Otello: «Che cosa pensi?». Iago: «Cosa penso, mio signore?». Otello: «Penso, mio signore? Ahimè, tu mi riecheggi»). Far moine indica accattivarsi le simpatie con gesti leziosi o affettati. Spargere fumo può denotare l'uso di un linguaggio ampolloso per propiziarsi i favori altrui. In dialetto scozzese: frase ('fraseggiare') denota l'adulazione parolaia. Chi si mette prono è pronto a subire, o a elogiare e magnificare chi sta sopra. Gonfiare allude agli elogi pubblici, alle critiche esaltanti di certi recensori (il che, caro lettore – o forse dovrei chiamarti caro maestro – i critici più saggi e scaltri fanno spesso). Nel 1732, si leggeva sul «London Magazine»: «Gonfiare è un verbo usato gergalmente dagli scrittori e dai librai per elogiare i loro libri e quindi promuoverne le vendite». Ebbene, è proprio così.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :