FILASTROCCHE NAPOLETANE …E ALTRO
INDOVINELLI, NINNE NANNE, SCIOGLILINGUA, INGIURIE, PREGHIERE, GIACULATORIE E SCONGIURI
Sergio Zazzera
Newton & Compton
Dalla quarta di copertina: Le filastrocche, "poesie senza poeti", accompagnano l'uomo durante tutta la sua esistenza. Le recitano il bambino per giocare, la mamma per addormentare, l'adulto per divertire, la nonna per pregare. Di contenuto ludico o elevato, volgare o spirituale, le filastrocche rappresentano, nelle loro molteplici manifestazioni, il più singolare e il più popolare - e popolaresco - tra i generi letterari. Nei versi riportati da Sergio Zazzera in questo volume (che include anche una selezione di preghiere e scongiuri) ritroviamo tutto lo spirito napoletano, l'essenza di una cultura saggia, divertente, linguacciuta, canzonatoria e maliziosa, e soprattutto un importante contributo alla salvaguardia del prezioso patrimonio di cultura popolare napoletana.
La ricerca di Sergio Zazzera conduce sempre verso la scoperta di generi essenziali nella cultura napoletana. Le radici di ogni parola, di ogni frase, sono svelate, intuite, talvolta celate, dietro misteri che attendono di esseri segretamente sfiorati, e narrati. È ciò che andrebbe fatto nelle passeggiate per strade, vicoli, musei, sotterranei, di questa antichissima città, come si conviene in ogni peregrinare. Alcune delle filastrocche sono molto note; altre, invece, andrebbero assolutamente diffuse, per evitarne l'estinzione. Ci limitiamo, per ora, a riportare un verso di protesta, rimandando i lettori a una consultazione del libro, che risulterà certamente agevole e divertente.
Ajer'a ssera a piazza Dante
'o stommaco mio era vacante:
si nun era p' 'o cuntrabbando,
i' mo' già stev' ô campusanto.
Le foto: I- la copertina di Filastrocche Napoletane...e altro.
II- Canterbury Tales, illustrazione del 1484.