TELEPATIA
E
RADIO - ONDE
CEREBRALI
Di Giuseppe Calligaris
Hoepli Editore
Giuseppe Calligaris nacque a Forni di Sotto, in provincia di Udine, il 29 ottobre 1876. Era figlio di un medico condotto che lavorò nell'Alta Valle del Tagliamento. In quell'epoca era "terra di frontiera": da non molti anni appartenente al Regno d'Italia. E di frontiera sarà anche il pensiero dello studioso. Calligaris si laureò a Bologna nel 1901 discutendo una tesi dal titolo: Il pensiero che guarisce. Aveva già colto il legame che poi approfondirà e sperimenterà: quello che chiamò psico-cerebro-viscero.
Partì dai collegamenti tra le zone cutanee prive di sensibilità per incappare in un discorso molto più ampio. Sostenne che il fisico (con tutti i suoi organi e le sue funzioni) è inscindibilmente legato ai pensieri (mente) e all'anima (sentimenti ed emozioni di ordine superiore). Ma il circuito non si interrompe qui: individua nella pelle un ulteriore elemento: sarebbe lo specchio dei precedenti elementi.
I suoi studi furono bruscamente interrotti dalla guerra e divenne Capitano Medico, chiamato a prestare la propria opera durante la lunga prima Guerra Mondiale. Ne tirò fuori un libro: Un Medico e la guerra: fu criticato per l'analisi clinico-pacifista degli eventi bellici e per la crudezza del giudizio contro chi scaricava le proprie ansie e frustrazioni in una violenza ingiustificata.
La sua clinica fu distrutta durante l'invasione del Friuli da parte dell'esercito Austriaco: era stata requisita; fu devastata prima della ritirata. Riprese il proprio lavoro; nel 1927, pubblicò i due volumi di Il Sistema Motorio Extrapiramidale, adottato come testo nelle Facoltà di Medicina. Sfornò libri a ripetizione. Poi iniziò a montare un fenomeno di ostracismo da parte dei vertici della medicina accademica. Subì una specie di "processo inquisitorio".
Morì nel 1944.
LE SUE IDEE.
Telepatia e radio-onde cerebrali, pubblicato postumo, è dedicato a GEORGES LAKHOSKY, controverso studioso russo (nacque a Minsk in data incerta: il 17 settembre del 1869 o del 1870; morì, investito da un'auto, a New York nel 1942). Divenne famoso per la tesi secondo cui era possibile comunicare, senza fili, tra cellule per mezzo di alta frequenza; inventò anche apparecchi che secondo lui erano in grado di guarire le neoplasie.
Ma prima della dedica:
Il cervello umano è uno strumento
assai più delicato di qualunque ap
parecchio inventato dall'uomo, ed
è evidentemente possibile che invii
messaggi a distanze assai più grandi
che qualunque trasmettitore mecca-
nico.
Guglielmo Marconi
Il libro, pubblicato postumo, contiene 22 figure nel corpo e 17 tavole fuori testo: … il labirinto delle Catene Lineari del corpo e dello spirito, nel quale mi aggiro da tanti anni, rinchiuso prigioniero insieme con i miei critici, non è altro che un circuito oscillante delle irradiazioni dell'Universo…".
Ecco, è chiaro come ritenga di estrema importanza il collegamento con l'Energia Universale di cui l'Uomo sarebbe l'inconsapevole utilizzatore superficiale. Verso la fine della sua vita, era certo di aver aperto una strada che richiedeva l'intervento di chi proseguisse il percorso, le ricerche. Nessuno lo ha fatto.
La foto: la copertina del libro.