LA PIZZA: CHIUSURA PER LUTTO?
Alle tre F si dovrà aggiungere un'altra lettera? Non bastano più: Festa Farina Forca, già andata, ormai sepolta come trilogia napoletana, e non solo. Una inattesa novità conduce gli umori dei pizzaioli, delle pizzerie, dei consumatori, verso l'ira dopo la festa. Sembra ieri: in tantissimi mangiavano fette fumanti di pizza, nell'ambito della festa che imperversava nella città. È bastato un attimo, il tempo vola, lo si sa, e gli entusiasmi si sono smorzati: la Comunità Europea, dopo la presentazione di un documento che dovrebbe condurre alla introduzione della etichetta di origine obbligatoria per i prodotti agricoli, mette in forse quella forma di riconoscimento. È di oggi la notizia ferale. Ne hanno parlato i telegiornali e le pizzerie hanno già deciso di listare la pizza a lutto. La manovra europea dovrebbe condurre a una maggior tutela delle DOP, delle IGP. Il Specialità tradizionali garantite, marchio che avrebbe dovuto identificare la pizza, appare come la meno pregevole definizione; in ogni caso sarebbero cancellate le possibili forme di tutela per i prodotti che non hanno conseguito la protezione del loro nome. Tra queste rientra la Pizza Napoletana. La vicenda ha conquistato gli onori della cronaca come un fulmine a ciel sereno. Conviene forse restarsene tranquilli alla finestra, per vedere cosa accadrà, oppure conviene non limitarsi al lutto? Non sarebbe il caso di immaginare uno sciopero della fame a singhiozzo? Intervallandolo, magari, con una fetta di pizza Margherita e un bicchiere di Gragnano? .