Di Grazia Serao. Il Ministro dell’Interno Angelino Alfano ha annunciato che firmerà ed invierà una circolare a tutti i prefetti del paese, con la quale ordinerà di cancellare tutte le trascrizioni delle unioni tra persone dello stesso sesso contratte all’estero. Questa decisione ha provocato non poche proteste, da parte dei sindaci italiani e del Partito Democratico.
Alfano, intervistato a Rtl, ha dichiarato: “Questa mattina firmerò una circolare che invierò ai prefetti per chiedere la cancellazione delle trascrizioni dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero. Queste trascrizioni fatte da alcuni sindaci non sono conformi alle leggi italiane”.
Insomma, dato che la legge italiana ad oggi non contempla la possibilità di matrimoni gay, la loro trascrizione in Italia viola la normativa vigente.
E’ bastato poco per scatenare una vera e propria bufera nel mondo politico. In particolare i consiglieri di Milano afferenti a “Sinistra e Libertà”, che proprio ieri avevano chiesto al Sindaco Giuliano Pisapia di iscrivere all’anagrafe le unioni tra persone dello stesso sesso celebrate all’estero, tuonano contro Alfano: “Ieri sera Milano approva la nostra mozione e la mattina il ministro dell’Interno del Governo Renzi si affretta a chiedere a tutti i prefetti di non riconoscere le trascrizioni. È evidente che Milano fa paura a chi vuole negare diritti”.
Virginio Merola, Sindaco di Bologna, città dove già nei mesi scorsi erano state effettuate alcune trascrizioni, non intende retrocedere di un passo:”Se vogliono annullare gli atti delle trascrizioni dei matrimoni contratti all’estero lo facciano. Io non ritiro la mia firma. Lo facciano dunque, ma non nel nome di Bologna, che come sindaco rappresento. Io non obbedisco. Nessun motivo di ordine pubblico impedisce la trascrizione”. E continua: “Occorre che il Parlamento si decida finalmente ad approvare una legge, questo è il tema che dovrebbe riguardare un ministro della Repubblica”.
Anche il Sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, si unisce al coro di proteste: “L’annuncio di una circolare del ministero dell’interno alle prefetture per chiedere ai comuni di cancellare le trascrizioni delle nozze gay celebrate all’estero mi lascia abbastanza perplesso, non tanto per il merito della questione quanto perché è in aperto contrasto con una sentenza della magistratura”, ha affermato il primo cittadino.
Da Napoli ed Udine arriva invece la chiara intenzione di voler risolvere il disguido nelle sedi giudiziarie competenti. Non può bastare una circolare ministeriale a far cambiare idea ai sindaci.
Qualcosa si muove anche in Parlamento, quando dagli scranni del Pd si alzano le prime voci dissonanti nei confronti di Angelino Alfano. Così twitta Matteo Orfini, presidente del Pd: “Caro Angelino Alfano, invece di annullare le trascrizioni dei matrimoni gay, preoccupiamoci di renderli possibili anche in Italia”.
Dura anche la reazione del leader di Sel Nichi Vendola: “Evidentemente nel governo delle larghe intese a Renzi spetta la parte degli annunci, mentre chi detta legge sui diritti sociali è il diversamente berlusconiano Sacconi. E sui diritti civili e sulla dignità e la libertà delle persone detta legge il diversamente berlusconiano Alfano, famoso per la vicenda kazaka e per aver votato a suo tempo la vergogna della Bossi/Fini”,e continua:” Sono certo che nessun sindaco, nessun consiglio comunale abbasserà la testa. Rimane solo un’amarezza- conclude Vendola- che c’entrate voi, amici del Pd con questa destra medievale? Che ci state a fare al governo con loro?”.
A difesa del ministro dell’interno è repentinamente intervenuto Maurizio Sacconi che sul suo profilo twitter ribadisce che “Il ministro dell’Interno ha solo applicato la legge. Punto.” In realtà su questa questione vi è un vero e proprio vuoto normativo, che andrebbe al più presto colmato, come ha fatto notare Mara Carfagna, protavoce di Forza Italia: ” Fin quando la politica non avrà coraggio e responsabilità per farsi promotrice di una legge dello Stato sulle unioni civili sarà impossibile evitare che una circolare del ministro o, peggio, una sentenza della magistratura colmino un vuoto politico e normativo”.
Molto dura, infine, è stata la reazione delle associazioni che si muovono contro l’omofobia. Così si esprime il presidente di Gay Center, Fabrizio Marrazzo, in una nota: “Alfano si candidi a leader delle sentinelle in piedi. Il suo annuncio che invierà una circolare oggi stesso ai prefetti per cancellare le trascrizioni dei matrimoni gay contratti all’estero è l’esempio di un ministro dell’Interno che vuole derubricare i diritti civili a questione di ordine pubblico”