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Alfonso gatto, alla finestra.

Da Antonio Ragone @AntonioRagone
ALFONSO GATTO, ALLA FINESTRA.
ALLA FINESTRA
Nel largo delle nuvole e del mare
lo scalpito arioso d’un cavallo,
il bambino rigira la pianola
obliato negli occhi come gli angeli.
Morire è una stagione, un’aria, un cielo.

Alfonso Gatto
(da La forza degli occhi, 1950-53)



Affacciarsi alla finestra è come vedere la vita e viverla tra il cielo nuvoloso e l’azzurro del mare. Lo scalpito d’un cavallo ne segna i battiti; e un bambino, con gli occhi perduti nell’immenso, l’accompagna con la nenia d’una pianola. Passeranno le stagioni e gli anni. Di questa vita resterà l’immenso spazio tra cielo e mare del nostro golfo, teso come in un abbraccio.

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