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Alfred Tennyson,Non invidio.

Da Silvy56
Alfred Tennyson,Non invidio.
I envy not in any moods The captive void of noble rage, The linnet born within the cage, That never knew the summer woods; In envy not the beast that takes His license in the field of time, Unfetter’d by the sense of crime, To whom a conscience never wakes; Nor, what may count itself as blest, The heart that never plighted troth But stagnates in the weeds of sloth: Nor any want-begotten rest. I hold it true, whate’er befall; I feel it, when I sorrow most; ‘T is better to have loved and lost than never to have loved at all. -----------§------------ Non invidio in alcun modo il vuoto opprimente della nobile rabbia, il cardellino nato nella gabbia che non ha mai conosciuto i boschi estivi. Non invidio l’animale che si prende la sua libertà nel tempo, senza essere toccato dal senso di colpa, e la cui coscienza non viene mai risvegliata. E neppure, sebbene esso possa ritenersi beato, il cuore che non ha mai fatto una promessa di matrimonio, ma resta lì, a stagnare, nell’indolenza. E non voglio alcun riposo del desiderio. E tengo per certo, qualunque cosa accada, e lo confermo proprio quando soffro di più: è meglio aver amato e perso che non aver amato mai.

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