Questo week end sono rimasta sola a presidiare il blog. Mentre le mie so-cio-relle gozzovigliavano in giro per il mondo io sono rimasta a casa “a guardia del bidone”. Prima di partire Laura mi ha fatto le solite raccomandazioni: ricordati di programmare, metti la foto in evidenza, togli la foto dal post che scende (tutti tecnicismi incomprensibili ma VITALI per la sopravvivenza del blog. E per la mia!)… Rileggi comunque anche i miei post perché potrebbero contenere errori, fai questo… fai quello…
Insomma era più divertente la Mamma quando mi diceva (e mi dice ancora) “Attenta ad attraversare la strada”. Oppure il Papà quando si raccomandava di “Non dar fastidio a nessuno!” Per tralasciare poi il “Non vi ubriacate!” se uscivo con Lea quando era di passaggio a Roma.
Tant’è questo preambolo per dirvi che il blog delle Ragazze (e non solo lui!) avrebbe potuto restare orfano questo fine settimana. Tornavo a casa sabato pomeriggio dopo aver accompagnati i Figli agli scout. Mi ero accorta già dall’andata dell’inquietante presenza di automobili tutte colorate in piazza della Bocca della Verità, perché il traffico nelle vie limitrofe era stato deviato. Al ritorno, me ne sto bel bella in macchina guidando per il percorso ormai noto e stranoto. A parte un paio di piccole deviazioni non ho incontrato ostacoli fino a piazza di porta Capena (F.A.O.): ero ferma al semaforo quando dietro di me, provenienti dalla mia stessa direzione, vedo due moto della Polizia Municipale che passavano a semaforo rosso facendo dei cenni dietro di loro a qualcuno che evidentemente stavano scortando.
Solo che nel frattempo il semaforo era diventato verde e io, insieme agli altri automobilisti fermi, siamo partiti imboccando via delle Terme di Caracalla. Ad un tratto capisco “cosa” stavano scortando i due poliziotti della Municipale: una serie di macchine da rally che, rombando come dei tuoni a una velocità non quantificabile dall’occhio umano (non quello di ALicE almeno) ma non inferiore a 150 km/h, imboccano la nostra stessa strada sfrecciando come bolidi e superandoci a sinistra, a destra, sopra sotto… come fossimo in un circuito di formula uno!
Insomma: con una cinquantina di imbecilli Holer Togni che facevano lo slalom tra le nostre automobili non è stato facile mantenere la padronanza del mezzo! E il tutto con la benedizione dei tutori, se non della legge, almeno del traffico.
Recitando la preghiera di scampato pericolo me ne sono tornata a casa, dove ho dato un’occhiata su internet e ho scoperto che proprio sabato si correva il primo Rally di Roma Capitale: la partenza era a piazza della Bocca della Verità e l’arrivo all’EUR. La cosa divertente è che sul sito ho trovato delle informazioni sulle norme di sicurezza per gli spettatori… mi domando se la polizia ne fosse a conoscenza quando ha deciso di farci provare l’ebbrezza di un giro in pista.
Comunque, la cosa importante è che ALicE, l’Emerson Fittipaldi de’ noantri, sia qui a raccontare la sua avventura ma soprattutto, per tranquillità di Laura, che anche il blog è sotto controllo!