Esistono degli alimenti definibili come ” bruciagrassi ” che possono aiutarvi nella missione prova-costume. Ecco qui la nostra top ten!
L’ananas? Dimenticatelo! I migliori alimenti bruciagrassi (premesso che per brucia grassi non significa che potete ingozzarvi sperando di dimagrire) sono altri. Ecco la nostra top ten: provate ad abbinare questi alimenti ad una dieta sana e ad un pò di movimento e vi stupirete del risultato! Esistono infatti alcuni alimenti o bevande che possono essere definiti brucia-grassi, non perchè permettano di mangiare a volontà senza prendere un etto, ma perchè aumentano il numero di calorie bruciate dall’organismo, limitano l’assimilazione e l’accumulazione dei grassi o ne favoriscono la combustione. Magari consumate già questi alimenti non conoscendone questa peculiarità, che in questa occasione può tornarvi utile.
Quali sono gli alimenti bruciagrassi della nostra top ten? Eccoli
Il tè verde
Il tè verde contiene un polifenolo specifico, l’EGCG (Epigallocatechinagallato), che accelera il metabolismo, favorendo lo smaltimento di calorie; per questo motivo, è spesso contenuto negli integratori alimentari dimagranti e può essere un aiuto per smaltire i chili di troppo. Non esagerate, però: oltre il mezzo litro al giorno si assume troppa teina, che come la caffeina può provocare tremori e problemi cardiaci.
Il caffè
La caffeina è il toccasana per tutti coloro che fanno sport. Bevendo una o due tazzine di espresso prima di fare attività aerobica (camminata, corsa, nuoto, ecc.) si aumenta la resistenza allo sforzo e quindi si consumeranno più calorie. Fate attenzione se soffrite di bruciore di stomaco o ernia iatale, perchè la caffeina può arrecare disturbo.
Il mate
Come il tè verde, anche questa tradizionale bevanda sudamericana ha un effetto “brucia grasso”, garantito dalla mateina, una sostanza simile alla caffeina e con le stesse proprietà. Proprio per questo, evitate di assumerla se avete già assunto la vostra dose quotidiana di caffè.
Il cacao
Ebbene sì, i flavanoli (famiglia dei polifenoli) che contiene riducono il fabbisogno di insulina dopo l’assorbimento degli zuccheri, soprattutto nelle persone in sovrappeso. Quindi assolutamente sì a due quadretti di cioccolata fondente sgranocchiata durante il giorno! Quella al cacao e quella bianca, invece, rimangono da sconsigliare perchè contengono pochissimo cacao e molto burro di cacao.
Il limone
Mangiandolo dopo i pasti si rallenta la digestione degli zuccheri, quindi l’organismo ha bisogno di produrre meno insulina e, di conseguenza, accumulerà meno grassi. Come assumerlo? Da solo, se piace, oppure come condimento alternativo all’aceto o per insaporire carni, insalate, macedonie, bevande.
La mela
La mela, oltre ad essere di per sè ipocalorica, è ricchissima di pectina, una fibra solubile che riduce l’assimilazione dei grassi. E’ così buona e versatile che si può utilizzare come spuntino, ma anche abbinata a piatti dolci o salati.
La mela cotogna
Come la mela, la cotogna è ricca di pectina, una fibra solubile che riduce l’assimilazione dei grassi; in più, questo frutto contiene un’altissima percentuale in fibra, che accelera il transito intestinale. La sua specialità? La composta!
La carota
Anche la carota contiene pectina, più di tutte le altre verdure, che bilancia la sua dose di carboidrati. La carota sbucciata e sgranocchiata all’interno ha un gusto così dolce da fermare la voglia di altri dessert e contemporaneamente porta con sè tanta fibra e un apporto calorico decisamente basso.
La melanzana
Come la carota, la melanzana contiene pectina ed è poverissima di zuccheri. Attenzione solo alla cottura, perchè questa verdura assorbe tantissimo il condimento (ecco perchè è così buona fritta): privilegiate il forno e la padella antiaderente e usate poco olio.
La crusca d’avena
Per Dukan la crusca era l’ingrediente fondamentale del suo regime e c’era un perchè: le fibre solubili che contiene limitano infatti l’assorbimento dei grassi e inibiscono l’appetito. attenzione però se avete il colon delicato, potrebbe giocarvi brutti scherzi!
Il konjac
Ecco un alimento nuovo che entra a far parte della nostra tavola (e delle nostre diete): di origine giapponese è ricchissimo di glucomannani, fibre solubili che attirano grassi dallo stomac e impedendone l’assimilazione. Si acquista di solito in blocchetti e si taglia a tadini da aggiungere a insalata, frittate, sughi. Ultimamente si trovano in commercio anche gli “spaghetti” ricavati da questo alimento, che vanno cucinati e consumati proprio come la vera pasta.
Lo sgombro
Lo sgombro, come gli altri pesci grassi, rappresenta un’ottima fonte di Omega3, grassi essenziali che fermano lo sviluppo delle cellule adipose. Se si assumono (come spesso accade) pochi Omega3 e troppi Omega6 si favorisce invece la moltiplicazione delle cellule adipose.
Avete preso appunti? Vogliamo sapere quale alimento brucia grassi ha funzionato con voi e quale, invece, no!