di Francesco Trupia
Quando gli allarmismi per la crisi finanziaria del 2007 venivano scongiurati dall’economista della Goldman Sachs Jim O’Neill poiché fiducioso che lo sviluppo dei BRICS avrebbe creato un’armoniosa ricrescita dei mercati, nessuno avrebbe immaginato che a distanza di neanche un decennio tali economie emergenti sarebbero state in grado di destabilizzare gli assetti dell’economia mondiale.Fin dalla loro nascita, i BRICS hanno tentato di rappresentare una seria alternativa alle politiche neo-liberali del G7 ed ai suoi modelli di sviluppo politico ed economico. Sulla scia di una sempre maggiore crescita su scala mondiale, la sfida lanciata dai BRICS è concretamente iniziata a Fortaleza con la creazione della New Development Bank. La nascita del nuovo istituto finanziario rappresenta solo una minima parte, sebbene la più rilevante, delle decisioni varate nella città brasiliana capace di stravolgere ciò che gli accordi di Bretton Woods sembravano aver stabilito nell’ormai lontano 1944.
All’indomani della conclusione di FIFA 2014, l’azione promossa dai partecipanti al sesto summit dei BRICS sancisce l’inizio del possibile cambiamento dell’economia globale e la definitiva affermazione delle nuove potenze sulla scena internazionale.
Scarica gratuitamente il Research Paper N°24/settembre 2014: ”All’ombra dei BRICS: la (re) conquista del Continente latino-americano“
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